Stralci d’anima ( su opera letteraria di Simone Guaragno )

30.12.2012 19:50

Nel titolo dell’opera di Simone Guaragno già un chiaro richiamo al contenuto. È in Stralci d’anima che possiamo toccare con mano momenti, stralci per l’appunto, di vita guardata e vissuta attraverso l’anima.

Grande consigliera l’anima, quando chi la possiede sa farne filtro per vedere l’essenza dell’esistenza e poi ammirarla, scaturita dalla sua penna; realizzata quindi, attraverso la poesia. L’autore, come bimbo innocente, studia i momenti, vi cade dentro e li metabolizza fino a sintetizzarne l’insegnamento e offrirlo a noi con una semplice poesia. Se dico semplice, è perché l’autore non vuole usare termini risonanti che possano confondere il lettore, bensì espone quanto ha appreso dalla vita, attraverso un linguaggio che penetra, non solo nella mente, ma direttamente nell’anima. Se pur usando un linguaggio lineare, le parole che ogni rigo contengono, sono frecce mirate che arrivano al lettore dopo aver viaggiato, a lungo viaggiato fra luoghi interiori, e contemplazione del reale, del quotidiano.

Il bimbo innocente e curioso della vita, è in effetti l’uomo dall’anima eterna, eterna e quindi saggia, come solo l’innocenza bambina sa possedere, la saggezza antica che pone l’essere umano nella posizione di scrutatore, assorbitore delle dinamiche del vissuto di ogni giorno che attimo su attimo, ha visto crescere l’edificio dei giorni fino a diventare l’Esistenza. Esistenza propria che con la peculiarità specifica dell’autore, diventa dono al lettore. Non solo di poesie è costituita l’opera Stralci d’anima, altre gocce di saggezza stillano dalla personale esperienza (v. biografia), colorano le sue pagine ed è per questa peculiarità che nel leggere l’opera mi ritrovo a pensare che la sua lettura è consultare un vademecum che ognuno dovrebbe tenere a portata di mano per poterne suggere le risposte ai dubbi che il giorno ci pone, al momento in cui un qualcosa ci turbi.

L’autore, grazie alla sua capacità di vivere fino in fondo il momento/ lo stralcio, dopo l’immersione in esso, ne rapisce l’essenza e la porta alla luce della conoscenza, la spande sui fogli incontaminati come il pittore i suoi colori sulla tela, e apre davanti ai nostri occhi il sipario della verità.

Che siano poesie o aforismi o brevi narrazioni, ogni contenuto è pregno di emozione, di conoscenza, di consapevolezza, di inno alla vita.

Ed è questo che più affascina dell’autore, il continuo inno alla vita.

Inno di ringraziamento alla vita proprio perché, la vita, il Guaragno, ha visto sfuggire dalle sue giovani membra per poi riannunciarsi più giovane, più forte, più potente che mai.

È la potenza della sua resurrezione che offre magistralmente in Stralci d’anima: affiancarsi e viaggiare con la signora Morte per poi poterla salutare alla fermata, segna nell’autore un percorso di luce difficile da tenere per se stesso e il Guaragno ne è così pregno che non riesce a contenerla e né lo desidera. Della propria condizione nuova, della luminosità nuova, vuole rendere partecipe ogni essere umano, il suo prossimo e soprattutto se questi sta camminando nelle ombre.

Parole nate dalla luce per portare la luce, è questo il lavoro di Simone Guaragno, è questo che l’autore ha voluto regalarci attraverso Stralci d’anima.

Un vademecum di vita nuova.

 Annamaria Vezio