Aprile 2012

16.10.2012 01:03

Inno all'arte che nel nostro sangue scorre.

 
 

Marzo   

 

Annamaria Vezio

 
 
Nell’azzurro
del cielo di marzo
perdo il mio essere
e nel suo silente sorriso
mi proietto e decido
di fare due passi
dal sole avvolta
ma ecco un rumore
sulle foglie del giardino
Rumore nervoso
della pioggia che cade
e sul suolo tintinna
per dirmi: ho scherzato!
E allora mi fido
del tepore di casa
e di nuovo mi vesto
degli abiti smessi
e quando mi siedo
a godere il silenzio
dalle gocce interrotto
ecco
torna il chiaro del sole
lo guardo e mi guarda
mi sberleffa
e di me ride.