Perché ...


Perché perdute le speranze
privo sto di carezze e l’uggiosa pioggia
nel mio malinconico animo prende dimora.
E mi divora e mi tortura ahimé
tanto che a stento penso,rifletto e scrivo.

E tu incredibile fata, guaritrice
di depressioni, di sfiducia
e arrugginiti pensieri, quando mi additerai
una tua se pur vaga promessa
e accoglierai l’ammalato tra le braccia?

Perché accanto a te io m’accenda
e spenga assai dolcemente,
e le carni si spingano vicine
e giocando a loro agio godano …

Vicino a te scomparirà il tempo,
si fermeranno l’ ore, finché l’animo s’arrenda
alle calde lusinghe della quiete …
Tanto da venir meno ogni scudo
e corazza e resistenza, che mi difesero
allorché tu mi negavi ogni tenerezza.

Ancora la ricordo, quella tua mano
che sempre spietata mi sfuggiva,
e le carezze tue desiderate e mai ricevute;
e non dimentico quelle ginocchia tue rigide
alle quali mai volli fare violenza.

Mi dicevo: basta il mio amore puro a redimerle …
E’ un singhiozzo la mia vita e si stanca
e cure non conosce;
e le tue orecchie non colgono il mio requiem
né tu per me possiedi l’anestetico
che porti sollievo al mio tormentato sonno.

Non mi dite che il paradiso
è la perdita dei desideri,
e che restituiscono amore
anime e cose e sogni cui si voglia bene.
Il mio peccato piango e il labbro di fango
intorpida il frutto morso al tempo mio malato.

Lui non può gridare
Il suo arrivo
Ma la porta s’apre
Alle lunghe dita di lei
E l’ombra della sera
Lascia lo spazio
Agli affetti.

Sulle ginocchia
Nel tepore della stanza
La donna ascolta
Parole carezzevoli
Da un uomo avanti negli anni
Lui le posa una mano
Sui capelli spettinati
Le ciglia di lei son chiuse
Fra le stelle a brillare.

Chissà se il suo sorriso
Resterà uguale
Oltre la soglia
Di questa sua bella età
Lui vorrebbe aiutarla
In quel suo cammino greve
Di mete mai raggiunte.

Nei grandi occhi di lei
Il segnale delle rughe
Non scalfisce ancora
La sua bellezza
Né la sua fierezza
Lui s’illude di poter stare
Tanto tempo ancora
Al suo fianco
Per darle il sostegno
Delle sue braccia.

Quelle braccia
Che la stringono
Facendole sognare ancora
Prati di speranza
Nella mano
La mano amata
Fuori dal mondo
Ma nel cuore
Un tenue scetticismo.

Paura di vedere
Il naufragio
Di due occhi neri
Come perle
In false conchiglie
Desiderio di lei
Farla entrare nella carne
Che gli manca
Nella pelle che non sente
Come un angelo
Che ha soffuso in lui
Il suo amore.

Allungano il passo gli anni
Quando le catene del tempo
Sfidano sogni irreali
Temendo il guado delle ore
Nel fiume di rughe
Senza mare né terra
Trovare consolazione
Nei confini di lei
Senza invadere
Il suo futuro
Fatto di sguardi profondi
In quel suo mare
A volte azzurro
A volte tenebroso
Ma sempre spumeggiante.



(Giovanni Milazzo)

Mi risveglio dopo un lungo sonno
la prima cosa la luce, i colori
i volti sorpresi,
le lacrime tra i sorrisi.
Ricordo solo il buio,
la pace,
la voglia di non tornare indietro,
finchè una luce e poi un volto mi appare nella nebbia,
una voce dolce mi chiama
m’invita a seguire questa nuova via.
Mi culla questa dolcezza
mi avvolge come un abbraccio materno
mi spinge verso quella luce così bianca,
pura.
Non voglio tornare indietro
ho paura di soffrire
sto bene qui lasciami stare
i miei pensieri si accavallano
litigano tra loro
ma è forte la volontà della voce
la luce mi assorbe
e nuovi rumori rompono il silenzio.
E lentamente torno a questa vita
che sembrava mi avesse cacciato via
quanti giorni sono passati
non so
per me è stato un solo lunghissimo minuto
quante cose sono cambiate
ma io sono sempre la stessa persona
forse un po' piu vuota
mi manca quella pace,
quella luce, quella voce
Non ho più paura del futuro, della morte
ora so, conosco…
Aspetterò quel momento serenamente.

Nenè ♥


( Alle persone in coma )

Grandi onorificenze a Nene dei Sogni che con la sua passionale poetica, colora questo blog.
I miei complimenti!

Pensare a te
è un volo di rondini
in alto lassù nel cielo
vicino al sole
tanto caldo da bruciarmi,
ma cosi' bello
che lo rifarei
mille e mille volte.
E baciarti
un tuffo nelle nuvole
cosi morbide le tue labbra
dolci come panna
non smetterei mai,
mi manca il fiato
ma continuo
finchè le parole diventano respiri.
E un respiro si ferma
tra me e te
tra labbra e cuore
due parole
"Amo te "…

Nenè <3 2012©tutti i diritti riservati

Questo vento che stanotte
mi fa compagnia
parla di te.
Parole e storie
nella mia mente,
le rifletto su questa luna che non c'è
Parla ancora
ma nel silenzio si perde
non ascolto,
non voglio.
Insieme al pianto
vai via anche tu
tra le lacrime,
fermandoti sulle labbra
che ti han detto "ti amo"
una volta di più della mia vita...
E il vento torna
più forte
più freddo
ma ormai il mio cuore
ha deciso.

Nenè <3 2012©tutti i diritti riservati

A te che non ci sei più
ma che mi stai vicino
ti sento, prezioso angelo
con la tua voce silente.
T'immagino lassù
affacciato al cielo
che ci guardi sorridendo
ma un po’ preoccupato
per il nostro dolore
e la tristezza che portiamo nel cuore.
Non voglio vederti
dietro quella fredda lapide
che mi ricorda che non ci sei più
con quei fiori
che dopo un po’ appassiscono,
tristi anche loro.
Il mio ricordo è qui nel mio cuore,
vivo,
basta che chiudo gli occhi
e tutto torna alla mente,
tutto ciò che abbiamo vissuto insieme
belli e brutti,
ma sono i nostri momenti papà
e niente potrà cancellarli,
ne la nebbia che ci avvolge in questo freddo silenzio
dove siamo tutti uguali ,
ne il tempo che passa
portandosi via una lacrima...

Nenè <3

Apri il tuo cuore
come apri le mani alla vita
o gli occhi al nuovo giorno.
Aprilo a sensazioni
emozioni,
a lacrime e risa
ma aprilo
con umilta'.
Apriti all'amore
per chi ne ha bisogno
senza chiedere,
dai cio' che puoi
senza riserve,
con un sorriso.
Non e' facile
non e' la strada breve per il paradiso,
ma e' vivere la vita

Nenè ♥