Ecco uno Spazio nel quale poter riversare le Emozioni
Aggiungete tutto ciò che il Cuore vi ha donato, così da poter essere pubblicato nei Post e prendere parte all'obiettivo de Il Giardino di Calliope. Un caloroso saluto e che il viaggio all'interno di Voi stessi sia pieno di rivelazioni
Ricerco ferite dentro al tuo cuore
profonde cicatrici lo animano
ancora vivide e pulsanti di veleno.
In equilibrio tra il vivere e l'accettare
stanco di reprimere le speranze per timore di cadere
chiudi in te il dolore
disegnando un sorriso sul tuo viso.
Ma io vedo e sento
ciò che l'amore ha provocato
al tuo animo sensibile
poiché esso riecheggia nel mio.
Rivivo i battiti
e le emozioni
così simili alle mia.
Ed un abbraccio mite
come il sole d' inverno
ti dono
amico mio
per lenire
i graffi del disincanto.
Quando son le parole a far vibrare l'etere e a divenire carezza dell'anima, il confine tra vita e morte, amore e dolore, gioia e tristezza, bello e brutto, non esostono più. Esiste solo l' Insieme, l'Amore.
Grazie Sarina!
Pietra su pietra,
tra salite e discese
si rincorrono scolpite
da venti a volte leggeri
a volte sferzanti,
percorse da mille piedi
mille occhi e mille viandanti,
con rivoli d’acqua che scivolano
tra gli anfratti.
Il profumo di rose si confonde
con la brezza inondando le case.
E’ già tramonto,
pietra su pietra tutto torna,
tutto si rincorre,
tutto si ferma
e nella notte pian piano
tutto rinasce
Giornata uggiosa fredda e piovosa,
nuvole grigie sparse qua e la.
Il grigio non è solo dentro,
anche il cielo sembra una distesa
di angeli morti.
Trascino il mio pensiero
lo rivolgo al domani che verrà,
portando un raggio di sole
ad illuminar se stesso
con i colori della pace.
Pioggia che bagna, pioggia che segna,
ti sfiorano le gocce
solcano il tuo viso scivolando via.
Avrei tante cose da urlare a squarciagola,
ma preferisco sussurrarle a bassa voce,
vorrei poter dire molto di più,
ma rimango in silenzio avvolto dalla pioggia
che mi bagna, coperto solo dalla mia pelle.
Resto li immobile,
ad aspettare i colori della pace
ad illuminare il cielo
Rondini
Il volto proteso
all'infinito bianco
lo sguardo allargato
e catturato
dalle rondini che volteggiano
incuranti
della pioggia copiosa
che scivola
cantando e ridendo sui loro corpi
L'anima si espande
nelle lacrime di gioia
del cielo
e tutto l'essere avvolge
le ali nere
E l'insieme,
rondine sulle ali di rondini
si libra
in questa spumeggiante
sera di primavera
E onde d'oceano
mi avvolgono
E cieli
mi abbracciano.
Volo.
il desiderio più intimo dell'uomo....volare libero, ecco tutti vorremmo essere delle rondini libere, è vero una rondine non fa primavera ma da un segnale....
Raccolgo i pensieri piu' belli
arrotolando la fantasia,
ne faccio un fascio di rose profumate
le dono a te principe della mia notte.
Custodiscili con cura,
son pieni di luce, di speranza,
si diffondono come musica
nel mio cuore,
ne colmano la parte migliore
dedicata a te. ♥
E lei chiuse gli occhi,
al tepore della sera
oltre quell'orizzonte
dove trovo' l'arcobaleno del suo sogno.
E lei chiuse gli occhi,
dinnanzi a se l'amore
ed un profumo di viole, a lei donate
e trovo' i sapori di una volta
ricordando l'eterno dolore.
E lei chiuse gli occhi
sorridendo
ad un tesoro immenso
portandolo via con se
dove nessuno mai osera' piu'
ostacolarla.
E lei chiuse gli occhi.... sorridendo all'amore.
Voglio sentirti mio
nelle incertezze della vita
nel calore delle mie braccia
nel sogno del mio domani.
Voglio sentirti mio,
quando l'alba arrivera',
quando il chiarore di un'estate dentro di me esplodera'.
Voglio sentirti mio,
per donarti tutta me stessa
per accarezzare la tua anima calda,
per avvolgermi in te,
nel desiderio di
sentirti mio.
Annalisa Simonte.
Arcobaleno di pensieri
si impossessa della mia mente;
penetrano,
si insidiano,
pongono domande
alle quali rispondere non so e
vibrano,
volteggiano,
scendon fino all'animo
pitturando lo scenario
della mia vita,
in un palcoscenico fiorito
dove un di' riposeranno stanchi.
Candido sogno,
impossessati della mia mente,
inebriami col tuo profumo d'oltre vita
che' mai fu viva questa voglia
e mai cessera' nella mia anima che arde di passione
e forte insonnia per il desiderio
ormai incallito in me
onde la vita rende veritiera la speranza.
Un cuore innamorato
baciato dalla fortuna
sprigiona luce pura, immensa
attorno a se.
Non teme, non soffre,
non si confonde,
brucia di passione,
unico desiderio
donarsi all'infinito
Volteggiando nell'aria
si poggia su di me
e' un sentimento
che arriva da lontano, mi scuote
irrompe nel mio animo,
mi fredda
mi gela
mi ghiaccia
mi rende decisa...
E' ora,
son pronta a ripartire
le emozioni mi agganciano
mi attanagliano, mi soffocano
proiettano fuoco,
e' ora di verita'
per saziare la mia anima
il mio mondo
la mia vita.
Incontro di sguardi
dove si perdono i nostri desideri,
arrivano d'improvviso e ci avvolgono in un vortice.
Come calamite,
vicini senza toccarci,
sentir vibrare nell'aria
emozioni che ci appartengono.
Troppa gente ci circonda....
L'Attesa, un tempo interminabile
dove pensieri si accavallano,
sognare ad occhi aperti, le tue labbra
sulle mie morbide, vellutate.
Percorrere il tuo viso con un dito
ed iniziare il viaggio
d'attrazione fatale.
Attesa di baci, di carezze
di palpitazioni al cuore....
Nell'attesa tutto si trasforma,
dentro e fuori di noi.
Non serve piu' nulla ormai, ne' parole
ne' sguardi.
Siamo un corpo e un'anima vibriamo di passione
interminabile come l'Attesa.
c’è un silenzio antico nelle cose
sui crinali dei colli
nei limoneti
in fondo alle valli
intrecciate d’ortiche
grovigli di rami disseminati
erbe aromatiche
finocchi selvatici
menta e rucola
c’è un silenzio antico nelle cose
aspetta da sempre
sorregge radici di ulivi
nidifica nel forno sconnesso
tendo l’orecchio
a inseguire voci
che invadono segni
consonanze di parole lievi
librate nelle crepe
dei muri sconnessi
tra ciottoli e spini
dietro ogni siepe
c’è un silenzio antico nelle cose
estenuato da parole di sempre
in ogni angolo
della vecchia casa
nella speranza che tende la mano
inseguo tenacemente l’azzurro
con occhi spalancati
ma respirare cieli è un’altra cosa
E c’è un silenzio dentro le parole
che rimbalza distrattamente
mai al tempo giusto
muto nel dolore
un silenzio non ancora sfiorato
da venti lievi
come le mie ciglia
c’è un silenzio che nessuna parola
può penetrare senza fiatare
con mille nodi i suoni
ne infittiscono gli echi
segnati da erba calpestata
e rami che annaspano
al fruscio dei pioppi ansimanti
ma poi senti l’acqua del torrente
borbottare prima piano
poi sempre più incessante
parole e parole
c’è silenzio nel nido
di quei passerotti implumi
c’è silenzio nel buio che trasmigra certezze
nel rumore incessante dei dubbi
nelle pagine bianche
nei luoghi di frontiera
in questo tempo che se ne va
c’è silenzio anche nel fuoco
che divampa e zampilla
empiti di poesia
arde seguendo tracce
di odori suoni e colori
ma quante parole non dette
nel silenzio di tante parole
Leggerti è come entrare in un mondo magico, in un abbraccio che avvolge di silenzio pregno di note gentili, di colori e profumi e silenzi e silenzi e silenzi...
Maledetti da chi,
da cosa…
Dal sogno, dal destino,
dal tempo smarrito
dentro un rivolo
di sudore
fattosi rigagnolo
di pioggia e pianto
o dal riso distratto di un giorno beffardo
che si scordò d'Amore
e preferì Madonna Morte.
Maledetti dal fuoco
che d'ardore infinito
avvampa le notti
e negli oscuri postriboli
della memoria alberga,
stanando i topi del dolore
col folle vino
dell'illusione infranta
o dal sussurro di un vento
che mai si tace
e dona forza al canto
della loro voce.
si parte dal dolore del mondo
dove contano i gesti
le parole in libertà
incise su arene di fuoco
per noi espropriati
tra il sonno e la veglia
a ricercare suoni
*
si parte da lontananze
scese nel mutato cuore
immerso su bordi
lambiti dal silenzio
con echi di riflessi
saturi di presagi
*
si parte da un moto circolare
scalpita arde
fino a farsi tufo
nella brocca degli incensi
si annida
dentro fino al compimento
dopo le mareggiate
su fondali di mare
*
si parte da un tempo
intriso di dolore
smarrito dentro orbite vuote
cerchio di cielo impeto di venti
risuonano di gemiti le rive
demenza di parole
Erinni nelle menti
se troppo silenzio
o strepito di ali mi attraversa
un soffio di vento
da virgulti perlati
snoda
una sillaba piena
di tralci appena nati
neve di promessa
stralcio di luce
appena sussurrata
*
si parte da una balugine cieca
su cardini sconnessi
di fuochi spenti
che grondano frammenti
da invocazioni recise
di perdono
su marosi bianchi
come la nostra anima
da gemiti arcani
mani su varchi
che soffocano rugiade
*
si parte da foglie di quercia
che fluttuano
e si annodano al respiro
poi si accendono silenzi
nelle viscere stesse della terra
*
si parte da un’eco scomposta
che sostiene sulle spalle tutto il peso
Una penna,
un’agenda con fogli bianchi,
bianchi e vuoti
come la mia mente.
Fogli che iniziano
a sporcarsi d’inchiostro
e a riempirsi di parole
cosi come la mente di pensieri.
Ecco sono dentro una stazione
di periferia,
in attesa di un treno
che porta perenne ritardo
ed inizia il viaggio
dei miei pensieri sui fogli bianchi.
Per una volta non sono io
Ad essere in ritardo.
Milano STAZIONE CENTRALE, in partenza per la premiazione di Firenze 13.04.2012
Voglio rincorrere una stella,
la sua luce e la sua vita,
voglio soffiare sulle nuvole
per farle sparire,
voglio aspettare il buio
per rivederla brillare
e ricominciare a inseguirla.
Muti e assorti,
fissano pensieri,
strani ricordi da raccontare.
Guardano il punto e osservano
Scorrendo momenti di vita.
Nei loro occhi che risplendono
riflettono raggi di vita,
raggi di speranza.
Con un soffio liberano il cielo
rivedendo le stelle.
La parola nella mano scivola da Sulla scia ed. 2010 copyright Annamaria Vezio
Confusa un'idea si arrotola
sciolta nei colori della mente
muta si confonde
Balbetta un pensiero
in cerca di parole
per poter parlare
per poter dire
per poter fare
Una parola, una parola
che apra la strada
che entri nel varco
e racconti l'anima
e libera la spinga
fuori dal labbro
e faccia fluire il discorso
di questa mente muta
troppo pregna di idee
grandi, troppo grandi
per diventare parole
La parola nella mano scivola
Nella mente i colori si fondono
e nella larghezza delle idee
silenziosi planano.
Al frastuono del pensier mio
urlato a tutto il mondo,
Come il susseguirsi dell’ azione quotidiana
l’animo dello stolto riverbera d’emozioni
assopendosi nell’infinita paura
Del segreto ormai perduto
è tardi a riparar menzogna
versando lacrima senza ritegno,
affrontar la gogna mi rimane
senza terrore del dimane
Camminando a testa alta
rimasi immobile Al mortal sospiro
del sentimento mio
Immaginando la sentenza
chiusi gli occhi e al cor mio chiesi clemenza
Ti amai /sinceramente-
mentendo / e raccontando storie
che hanno avuto la verità di menzogne felici.
Con l’autunno ti amai
e con l’inverno ti portai guanti di lana multicolori
e con la primavera – manipoli di papaveri rossi.
Con l’estate, poi /
nel sudore dell’ un amore caldo di grano maturo
ci narrammo di vecchi amori trascorsi/ di favole immaginate e di altri cuori spezzati…..
Come la vita ti respiravo /
e mi era di oscuro il perché di questo amore……
catenelle sottili come fili di ragno mi avevi intessuto intorno
da squarciare con la lama dell’odio
per non restarne avvinta.
Ma più saggia di me, fu la mia stregoneria:
immaginai allora / una leggerezza di fanciulla sull’altalena
un amore lieve e fugace,
un amore leggero come il volo dell’ape/
e ti portai così un canestro di fiori di corallo
per comprare da te / la mia libertà.
Musica e poesia ma anche realtà, si fondono e si rincorrono nelle note, a volte è la nostra indole, è il nostro spirito guerriero che ci indirizza verso un tipo di musica, di stile o un cantante piuttosto che un altro.
Eh già da molti anni siamo ancora qua, ascoltiamo imperterriti e senza paura il komandante, lo ascoltiamo e lo cantiamo, lo cantiamo e lo viviamo, si perché vivere Vasco a distanza di anni dalla prima volta, ti da emozioni e se uno ti da emozioni, le stesse della prima volta, allora sono convinto di essere davanti a un mito.
Sarà che ormai mi sono assuefatto, ma non riesco a iniziare la giornata senza una sua canzone da alba chiara a Rewind da Stupendo a vivere, ripercorro le tappe della mia vita e quelle parole riesco a sentirle mie, pur senza gli eccessi che le hanno generate.
Spiegare Vasco e quello che provoca con la sua musica non è difficile è inutile, Vasco devi ascoltarlo e basta, è lui che ti porta in basso e poi ti fa volare, trasmettendo ad ogni nota ad ogni parola tante sensazioni forti, tante sensazioni che ti fanno scoprire fragile che ti portano a comprendere il disagio di chi hai di fronte.-
Sembra assurdo, quasi folle ma molte situazioni o piccole emozioni nel mio lavoro, hanno avuto un esito positivo proprio grazie alle sue poesie, allora ho deciso di immedesimarmi, fino al punto di sfiorare e toccare per un breve periodo quella situazione di disagio che Vasco ha deciso di rendere pubblica.-
A giugno di quest’anno sono andato al mio venticinquesimo concerto, questa volta però era diverso, era tutto diverso, erano emozioni forti già alla partenza, sarà migliore mi sono detto, forse è tutto dovuto alla prima volta da sotto il palco, eppure non è diverso dalle altre volte continuavo a ripetere, poi entro a San siro e mi ritrovo nel prato, a un metro dal palco le note scorrono, la pioggia cade, tutti abbracciati, si canta si balla e poi, e poi….poi tutto ha UN SENSO e insieme alla pioggia del cielo arrivano le gocce di pioggia dai miei occhi.
Io 40enne sbirro, dalla testa dura, dal cuore nero ho pianto, si ho pianto per la mia canzone, perché fra tutte, quella è la mia, non sarà la più famosa , non sarà la più bella ma è la mia, ogni vascombriccolo, ogni solito, ha la sua e per i suoi motivi, una canzone che viene prima delle altre, una canzone che ti da emozioni, quella che ti da la spinta a risollevarti dopo una caduta.-
Ecco questo è Vasco non è ne il drogato ne il depresso, i suoi detrattori lo hanno sempre attaccato accusato ghettizzato, ma 80mila spettatori per quattro concerti consecutivi li ha fatti lui non altri, segno che la sua musica, anche a 30 anni di distanza dal penultimo posto di sanremo, ancora viene cantata mentre di altre canzoni arrivate prima si è persa ogni traccia.
Ci sono passaggi importanti da affrontare nella vita, da un’alba chiara, chiarissima luminosa e sconvolgente a un c’è chi dice no, no alla sopraffazione no all’egoismo no all’emarginazione e allora ecco che noi siamo sempre qua, noi siamo il popolo di Vasco, forse esagerato, forse complesso da capire, ma sicuramente sensibile più degli altri e più sensibile ai problemi degli altri che ai nostri, che ci volete fare siamo una combriccola, siamo la combriccola del Blasco siamo tutta gente a posto, noi siamo i soliti non cambieremo mai finché morte non ci separi e quando questo accadrà il mito prenderà forma illuminando la via ogni volta che ci risveglieremo e ogni volta che ci sbaglieremo e allora ci saranno gli angeli in un posto dove nessuno potrà darci ordini.
e soprattutto per un fan di vasco che la mattina si vede chiedere il permesso dal proprio idolo di pubblicarla sul sito ufficiale....dico che è particolarmente sentita, una di quelle cose che veramente escono dal cuore e diventano capolavori anche se non condivisi, , non sarà la piu' bella ma è la mia :)))
tre metri sopra il cielo a cavallo di un cammello
cerco mille sogni e svanisco tra i disegni
Confuso e disperato solo e abbandonato
Alzo gli occhi al cielo mi ritengo fortunato
In mezzo alle canaglie e in guerra con il tempo
gioco a nascondino senza mai avere scampo
ritrovo i vecchi amici e scherzo coi nemici
li prendo per il culo e loro son felici
Tre metri sopra il cielo a cavallo del cammello
Scrivo i miei racconti usando il cervello
Mi alzo dalla sedia apro la finestra
Vedo nevicare e inizio a raccontare
Scrivo poesie non sono eresie
Le ascoltano gli amici e le sfottono i nemici
Ormai sta finendo la guerra con il tempo
adesso sono loro ad esser senza scampo.
Poesia premiata a Firenze nel concorso "Opera Prima" il 13 aprile scorso in presenza del Presidente del Consiglio di Firenze e del principe Ottaviano de' Medici di Toscana degli Ottajani. Che emozione la poesia e che emozione il poeta!
Se potessi raggiungerti,
annullerei le distanze
immediatamente.
E’ il mio pensiero
che annulla le distanze
e ti raggiunge
ovunque ti trovi.
Posso farlo ogni volta
che ne ho voglia,
se ti scrivo,
sono certo
di raggiungere la tua anima,
voglio essere
in contatto con te.
Accorcio le distanze e
penso che quello che scrivo,
prima o poi
arriverà al tuo cuore
e la distanza sarà come
un gomitolo di lana,
che si assottiglia sempre più.
Io da una parte,
tu dall’altra,
ma uniti
da questo filo invisibile,
che ci tiene uniti,
e la distanza
non esiste più...
Cammino senza una meta,
busso
e la porta del tuo cuore,
ma non mi da risposta,
vago
solitario nella nebbia
solo l’ombra mi conforta,
finirà questa attesa ?
Mi incammino in questo viale
che conduce verso il tramonto,
poi arrivo fino al mare
da solo,
provo un senso di pace,
che mi pervade e mi rincuora.
Miro l’orizzonte
e il mio sguardo si perde nell’immenso,
certamente escogiterò un modo
per disinnamorarmi,
però già so che sarà dura.
Il corpo ha desideri contrari
quando l’impeto d’amore ti prende,
la ragione non l’ha mai vinta.
Cammino
tra le pozzanghere del tempo,
dove affondano i miei pensieri,
sono conscio che con la tenacia
riuscirò a venir fuori da questo pantano.
Scruto l’orizzonte,
ecco l’alba
il nuovo giorno mi appare
regalandomi un po’ di pace.
E ne risento silenzio
di quella casa
da dietro tende
che il vento più non muove,
di salmastro
il tetto odorava
quando fanciulli
i piedi snudavamo,
ilarità
e bianche nuvole sfilacciate,
manicaretti
offrivano luce come sole.
Oggi
non ha pupille per guardare
casa deserta
affacciata sul mare,
occhi chiusi
le finestre serrate,
per l’arsura
appassiti gerani.
Abbandonata dimora
mesta nuda e muta
nella memoria…
tra pareti
scorrono rivoli di pianto
fuochi spenti
alle bocche d’infanti
al soffitto buie lumiere
pareti che s’incrociano
e ne fan vuote stanze.
I flutti
sberleffano la battigia
e nel far ritorno dentro al mare
trascinano il tetto
di trascorso infinito.
Che silenzio assordante
provoca l’incertezza,
parole in chiaro scuro
dette e non dette,
tra i sogghigni e le occhiate,
di chi del dire fa professione.
Resto sospeso
tra l’incazzato e l’offeso,
con l’incubo
di una grandinata di parole
senza senso.
E’ giusto vivere nel dubbio
Tra i sorrisi ironici
di chi non ti da risposte?
Vorrei dar certezza a un’esistenza
piena di dubbi,
senza dover mai
mascherar la mia insicurezza
di eterno fanciullo.
Son solo un sognatore,
troppo spesso indeciso
con un mille sogni da realizzare
e mille altri da creare
osservando il fiume della vita
scorrere lentamente nel suo percorso.
Aridami,
di mondi a stacco e sopra un attimo in fuga
piegato, a involti vertici del senso
è inane disarmonia, semifermo, il liquido.
La mente spiega
e come se l'anneghi nelle fertili incolture,
dannami allora la radice
e mi vuoi piano e sulla scesa
a farti forte alla vigilia dei tuoi trascorsi.
Morirò, ma non sarà ieri
e restano due centesimi di carne, oggi,
a ignominia della mia usura
come
a sgualcirsi di lato,
e dunque olio, fondo che inebri e che fondi,
dentro l'oltre di suture rimarginate.
È la mia peste, convivimi nell'assenza.
Sdentata la mano che usi per nascondere.
Stupisce il tuo viso.
Lo racchiudi.
Senza grido alcuno
lo specchio ci ritrae insieme.
Ti amo senza i miei occhi.
Ti amo perché sei mio alito.
Ti amo perché prometti la realtà.
Qualunque essa sia.
E tu sei.
Quando la poesia entra nello scrigno dell'anima e dall'ombra delicata, con mani tenere estrae sentimenti potenti.
Grazie Mario di Nicola per aver onorato questa pagina del tuo armonioso scrivere.
Additavi paesaggi immacolati
deprivati di voci e di presenze
dove strati di pace a sovrapporsi
-come mani su mani di colore
su pareti annerite , deturpate
dall’ingiuria degli anni e degli eventi -
su colline flessuose, sempreverdi
s’intuivano netti da lontano.
T’aggrappavi in quel punto della sera
a spuntoni di morbido osservare
l’ammansirsi del giorno come fiera
che s’acquatta nel suo covo consueto
o al gancio d’un semplice ascoltare
riecheggiare nell’aria d’altri suoni
impigliarsi d’un flebile rumore
nella rete di spazio tesa in cielo.
Poi più tremula al vento tu d’un fiore
sussurravi qualcosa che sfuggiva
al suo atono cuore impreparato
a raccogliere accenti d’un amore
imprevisto, ramingo , raggelato
dalla strana ragione di vedere
d’ogni cosa perduta la bellezza
quando tempo di averla più non viene.
L'uragano,
s'accorse del vento dietro di se.
Ormai era troppo tardi,
per abbracciarsi ancora.
Salutandosi,
si amarono per l'ultima volta.
Sui miei zigomi, il loro amore sprezza.
Sfogli
negli occhi contorni
di un paesaggio
pallido per nubi,
transitorie forse,
compatte a soffocare colori.
S’infrange lo sguardo
su case disabitate
su strettoie dove filtra
appena qualche spiraglio di luce
e una calligrafia di segni
di fratture nei muri
racconta sommerse storie
di ieri.
La carta vetrata del divenire
ha levigato le scabre superfici
dei sogni di molti
affilato il profilo di illusorie eternità.
Ceneri di fuochi fatui
il vento del tempo disperde.
Irriducibile perdura
amore dato
oltre le contingenze,
permane intatto
come dopo eclissi
la luna .
Da sghembe strade ancora passi sento
compressi tra sussurri che fa il vento
ed un silenzio arduo che s’attorce
su penduli lampioni, sulle porte
già chiuse a chiave con doppia mandata
per apprensioni logiche e consuete.
Ed è uno sgocciolio di cose morte
Che fa contorno al mio quieto ascoltare
L’accartocciarsi sordido del tempo
Su cumuli di tempo compattato
Che giace esausto, esanime, stremato
Sul greto prosciugato del passato.
Mugghio di onde immagino, lontane
Nell’ora che conduce giù nel gorgo
Più fondo della notte, ed un fermento
Nel mare sconfinato di lampare
Ma subito un latrato mi conduce
Tra queste sparse case arrampicate
A imbuto sui costoni della roccia.
E sbigottito afferro un suono ancora
Di passi nelle strade desolate
aspetto che germoglino passate
memorie a farmi compagnia
poi nulla nella via si fa rumore
resta il silenzio come un’agonia
Minuscolo essere fatto di terra e di gesso
di mare e di sasso
di vento e di pioggia
di neve
e di lava
guardo e mi guardo
il mondo mi compenetra in se stesso
piccole formiche affaccendate
noncuranti del tempo che passa
ne del passo che schiaccia
fremono ininterrottamente
lavorano incessantemente
niente le distrae
esse fanno parte del mondo
fanno parte di me
minuscolo essere fatto di terra e di gesso.
Ho ascoltato il tuo silenzio
per dare voce all'anima
e nel tuo tacere ho scavato solitudini
di terra lontana,
incisa dai lividi
dei pensieri seminati come sognanti lacrime
per attraversare incerte acque.
Fra barriere del tempo
i miei palpiti vociano nelle crepe del sentire
sismi interiori
vulcani di sentimenti esplosi sulle le vie del cuore
che prendono l'indomita destinazione,
dentro la gomena che sfugge
al controllo della sera
ti cerco
nei rigori di un tempo che invade
le tempie a doppia lama
i sapori di labbra tra cardini di traversate
come nuvole nel loro esodo
ti cerco
nel grembo di paese in quel soffio
tempestato di suoni
*
dentro il cerchio zampilla
frescura sotterranea di gemma
ti cerco
su fiori di glicine
vibrano di nuovi sensi
nemici di foglie
tendono al mutamento per un gesto solo
una sete avanza nel respiro
sconfina su varchi per un sogno di nascita
*
in limine ti cerco per lungo spazio
in grazia di un anelito
mano che sfiora l’arcobaleno
...le mani sarebbero come rami di un albero
ti abbraccerebbero in un autunno
ed i sogni sarebbero costretti a tradire notti,
nello sfiorare il tuo volto.
Saresti la mia stagione,
...dove mi rifugio
ad aspettarti sui tappeti d'attese
sdraiata sul sentimento che mi riscalda l'animo
nelle ombre di un ricordo,
...quel ricordo che sa di pioggia
lacrimata dal cuore
sulle ingiallite foglie di un desiderio,
...le mani tremano,
stringo nel pugno le tue lacrime
e mentre ti guardo
e sfioro le tue labbra,
i pensieri impazziscono
nei fremiti isterici di un tormento
che ci incatena
in questo crudele attimo
ed il cuore nei secondi
euforico palpita.
Stringimi forte
come se fosse per l'ultima volta,
...e fammi respirare
la tua anima che indossi
nella primavera della mia pelle
tessuta dalle tue docili dita,
carezza che coprirà
ogni istante
quando sarò lontana.
Non posso dirti,
addio
...piuttosto mentirò
a questo pallido gesto
impaziente ladro di parole,
...mai dette
che giacciono nel cuore
come irrisolti sentimenti
di un amore,
...solo sognato.
Non posso dirti
addio,
...il rumore del nostro treno
nei binari interiori
trema su note di una sinfonia
che sconvolge il sangue,
lo fa salire
a soffocare il fiato
nel suonare questo andare,
sospiro di un ricordo
appeso nel vento
che dovrò ascoltare
nell'autunno lacrimante di te,
...nell'animo.
Non posso dirti addio,
la prossima fermata
è la stazione
di quel sognato amore,
È un livido sarcofago di spazio
assopito nella bruma che lo cinge
che di fronte ai tuoi occhi s’appalesa
-nebulosi per sonno o per accidia-
e nel grembo lucente di pupille
si rifugia, galleggia per inerzia.
Per istinto, t’abbandoni al puro sguardo
e sul far della sera ti rifletti
nello specchio di ombre che divora
ogni cenno di luce
ed incrina il fervore delle vie
seminate di vite a consumare.
Poi approdi nei paraggi
di un’ignota malinconia ,
ti copre il capo un’aria appesantita ,
s’incastra in te l’eterna debolezza
di sentirti più fragile del vetro,
acerba ancora a tratti , o già sfiorita
nell’attesa di dare luce a giorni
che siano meno ruvidi o gelati,
più tiepidi di mani a trattenere
pulviscolo di gioie senza pes
GENTE PER BENE
“Io non capisco!”
Ma vuoi davvero capire?
Guarda il tuo specchio e vedi.
Vedi lo sconosciuto che rifletti,
vedi chi non sei, chi non senti!
“Sono una persona per bene!”
Ma il perbenismo non è virtù,
è cancro che ti consuma dentro.
Tu sei quello che non ti concedi
un capello o un sorriso,
fuoriposto, fuori luogo;
quello che stira anche il fazzoletto
e che mai una grinza si concede.
Tu sei quello dalle scarpe lucide
e il sopratacco sempre nuovo
perché mai oserebbe trascinare il piede,
neppure quando l’osso chiede.
Sei quello che conosce ogni posata,
che intinge appena il piatto di pietanza
e ad ognuna assegna il giusto vino.
Tu sei quello che al petto batte
mea culpa ogni domenica,
recitando a memoria i salmi.
Quello che s’addormenta ogni notte
col sapor del nulla sulla pelle
e si sveglia ogni mattino
maledicendo il mondo e il cielo.
Io?..Io non ho niente,
eppur sento d’avere tanto.
Io non son nessuno…
eppur so’ d’esser importante.
Io vivo con amore e in lui credo.
Io sorrido al mondo senza timore
e quel sorriso mi torna di rimando.
Io ho i pantaloni sporchi,
perché sulle scale
con la gente mi son seduto.
Ho la maglia raggrinzita,
perché con le stelle mi sono addormentato.
Io non mi copro di pellicce,
perché la mia moda è l’altrui rispetto…
io, forse, non ho neppure il fazzoletto.
Ora dimmi…volevi davvero capire?
Se davvero lo volevi…ora hai capito!
UNA ROSA ROSSA
Se un giorno il cuor tuo
del mio piu' si lietera'
allora
posami tra le pagine
del libro piu' consunto
che tra le mani stringesti
ogni sera dopo il vespro,
come una rosa rossa,
rossa d'ardore che l'anima
tua piu' non brama.
Descrivo con terrore Negli occhi miei
la tristezza di chi vittima
solo fu lasciato
a patir le pene
di un'infanzia rubata.
Mi ritrovo impotente
contro il ladro di bambini,
ma combatto
una guerra senza quartiere
contro chi vigliaccamente
impone il silenzio in nome di una fede
e di un Dio
che a volte non si vede,
se non all'ombra dei cipressi,
mentre cammina accanto a quel bambino
senza mai più gioia nel cuore.
L'immagine che dal cuore addolorato nasce, è espressione di altissima sensibilità oltre che di non comune empatia e chiara denuncia dell'infamità e dell'ingiustizia.
è una denuncia chiara verso chi allontana gli uomini da Dio (sotto qualunque forma si trovi) commettendo atti infami verso anime innocenti, perchè le vittime è giusto ricordarlo sono i bambini non i pedofili, che sono tutto tranne che malati, sono solo e semplicemente criminali. una poesia triste e rabbiosa una poesia che chiede giustizia.
Sono qui con te
a specchiarmi nei tuoi occhi anziani
tu vedi nei miei come eri ieri
io vedo nei tuoi come sarò domani.
Prendo le tue mani fragili
e i tuoi occhi sorridono
mi stringi poi nasce una carezza
mi abbracci senza perché,
senza parole
i tuoi occhi umidi parlano da soli,
non sono la tua famiglia
ma lo sarò per quel poco che posso.
Un momento speciale
per noi due qui in cucina
nel silenzio creato dal cuore.
Io
notte d'amore
demone nella tua mente,
perversa con le mie voglie
tento la tua carne con la mia,
tento i tuoi pensieri
con i miei giochi,
la tua volontà
con la mia passione.
Non resistermi…
Scoprimi,
raggiungi con me l'oblio...
Il gusto del primo bacio:
sapore di nuvola
dorata dal sole
soffice zucchero filato
arricchito dal cuore,
si scioglie lentamente sulle labbra
riposa sulla lingua,
a occhi chiusi
non vorresti piu' mandarlo via
lo trattieni più che puoi
ma, inevitabilmente sparisce,
lasciandoti la voglia di riprovare
e allora ecco,
un altro bacio nasce
ma il sapore è diverso
cioccolato e peperoncino
si fa piu caldo
accende il desiderio
brucia la gola
scalda il corpo
diventa un fuoco
le labbra si fondono
i corpi si accendono
il bacio scende
a ricoprire la pelle
che ne chiede, ancora
mai sazia,
finchè le labbra si uniscono
un ultimo bacio
il più dolce
quello dell'amore…
Affioro
e nel chiarore dell'alba
ascolto
il quieto risveglio dei sensi.
Di lenzuola
sulla pelle il serico tepore
e nelle orecchie il fruscio,
lieve nelle nari l'odore
di un corpo accanto al mio.
In quest'attimo sereno
indugio
or che all'incoscienza
greve
sopraggiunge il giorno.
Che silenzio in questo pomeriggio assolato
spicchio di campagna
al di la della città afosa;
solo voci di uccellini
canto allegro che accompagna lo scorrere del tempo,
mentre guardo le nuvole che si rincorrono
e il sole che si nasconde
tra i rami di alberi assonnati.
Foglie stanche
si dondolano pigre
nel vento caldo.
Rare macchine sfidano il calore.
... tutto tace
...tutto si ferma
tranne la vita...
Cerchi la mia mano
la sfiori timidamente
mi guardi.
Che cosa vorresti dire
con quello sguardo stanco
un po’ sofferente?
La tua vita è stata lunga
ma quando inizi a raccontare ti trasformi,
torni la ragazzina di una volta
l'orologio torna indietro
nei tuoi ricordi sempre vivi.
E torni bimba con le treccine
il grembiulino a quadretti
mentre aiutavi la mamma in cucina,
senti il profumo della torta mi mele
fragrante di forno
con quel sapore che non ritroverai mai più.
Mi guardi ancora, sorridi, le parole non escono più,
la tua mano si posa sulla mia,
hai paura di annoiarmi con le tue storie
con i ricordi che rendi cosi reali
pieni di colori
ma che ai tuoi cari fanno alzare gli occhi al cielo
come a dire “ancora??"
Cara bimba malata di solitudine
e malinconie
parlami e regalami le tue perle di saggezza
le terrò nel cuore
mi parleranno negli anni
quando ne avrò bisogno...
Se fossi stata
se sarò,
sono...
Quante domande mi pongo
e risposte zero
dubbi su dubbi:
avessi
avrò
ho...
Dal passato al futuro
in un presente
che è la somma di tutti quei verbi
io, sono,
io ho
e guardandomi allo specchio
alle mie spalle
tornano immagini volti scene
oramai perse negli angoli impolverati della mente
e una domanda:
"e se??"
Tanti se
troppi mah
e le rughe aumentano
nello specchio
sul mio volto.
E tra verbi e se e ma
viene fuori
IO.
Io nello specchio
quella che tante volte ha pianto
per una carezza
per un gesto un abbraccio
per un bacio voluto
mai dato
per tanti discorsi lasciati in sospeso
per non ferire gli altri.
Io, che ho cambiato tante volte il mio destino
che anche lassù ormai han rinunciato
a rimettermi sulla dritta via
io che lo sguardo troppe volte ho abbassato
in segno di resa
e ho imparato, dopo
che mai si deve fare...
E questa IO nonostante tutto
ora mi piace
perche' ha vissuto,
vive
vivrà!!
Donna io
innamorata dell'amore
spoglio il mio corpo
la mia mente,
libera da catene.
Amo senza limiti
senza pensieri
dando tutta me stessa.
Ascolto i miei sensi
esaudisco i miei desideri
vivo al massimo le mie emozioni
Donna io
nata dal mare
trasparente
come puro diamante,
spumeggiante come onda sulla sabbia,
accogliente come calda dimora.
Dolce io
da gustare lentamente,
sciogliendomi tra le labbra
di chi mi assapora.
Donna io
da amare
...completamente…
Mi piace spogliarmi
sotto il tuo sguardo
sentire i tuoi occhi
che accarezzano i miei seni
vedere la punta della tua lingua
leccare golosamente i miei capezzoli.
Mi piace sentire le tue mani
sui miei fianchi
scendere morbide
tra le mie gambe dischiuse
e dolcemente farsi strada
nel mio umido fiore.
Mi eccita la tua lingua
curiosa, che fruga
raccogliendo le mie gocce di rugiada
che penetra in fondo
per regalarmi un piacere infinito.
Amo sentirti dentro di me
per ricominciare insieme sul tuo scettro infuocato.
Reprimo le grida
stringendo le gambe ai tuoi fianchi
per poi aprirmi
fino a sentirmi in te, quasi.
La tua bocca
non mi lascia mai sazia
è dappertutto sulla mia pelle arsa dal calore del sesso,
mi rinfresca, mi calma
cerca la mia
unendo i respiri
e i battiti diventano una cosa sola
mentre il paradiso si avvicina...
Tra i ricordi, nel cuore
quella luna grande bianca,
un gabbiano solitario
su quella barchetta rovesciata in spiaggia,
la compagnia delle onde e delle stelle,
in silenzio,
ascoltavamo il canto del mare
abbracciati.
Un bacio, poi altri
baci infiniti al sapore di nutella
mangiata con le dita,
tra tante risate
ballando su note silenziose.
E quella notte di tarda estate,
è li
ogni volta che guardo il mare
e un gabbiano notturno
attraversa la luce argentea,
sento le tue braccia forti
che mi stringono
il tuo respiro caldo sul collo.
Mi stringo a me
due lacrime scendono
le parole escono da sole:
"tornerà l'estate...
... E tu?"...
Bacia queste labbra
con le tue
che bruciano di passione.
Toccami accendendo il mio corpo
come sabbia sotto il sole,
sfiorami come serpente
insinuandoti nei miei segreti.
Mani su me
pelle su pelle
calore e fuoco
che giocano,
infiammano
e poi placano
come oasi fresche.
Entra in me
come versi di poesia
come note di musica antica,
entrami nel cuore,
un sogno che finirà
lasciandomi dentro una piccola fiammella
Desidero le tue braccia
strette a me
scaldarmi col tuo calore
di nuovo,
sentire il tuo corpo
che trema vicino al mio.
Tornare indietro
per baciarti
carezzando il tuo viso dolce
mentre mi sussurri dolcemente
"sei mia".
Attimi volati troppo presto,
ma ti sento in me
prepotentemente mio
qualsiasi cosa è accaduta tra noi
non ha rotto l'amore immenso.
Ti ritroverò
in un’altra vita
in un altro mondo
e sarai di nuovo mio...
Giorno tu
notte io
tu chiaro e caldo
come l'estate
io scura e magica
come sabbia e mare sotto la luna.
Luna e sole
che per un infinito istante
s'incontrano
luce e buio
amore impossibile
ma eterno
fatto di sguardi
e baci di stelle e nuvole.
Pochi attimi
per un amplesso fugace,
tuffandoci nelle onde del mare...
Eccoci riunite per la cena
io e le mie quattro bimbe quasi centenarie,
come ai tempi loro, senza televisione
guardandoci negli occhi
parlando di tutto e di niente
in un silenzio in cui senti quasi chiacchierare il piatto,
parole e risate che nascono all'improvviso.
E da un gesto,
iniziano i ricordi, le storie
ognuna ha qualcosa da dire
da aggiungere
ai racconti di una vita:
com'era la moda negli anni "anta"
il giorno del matrimonio,
la nascita dei figli,
momenti di gioia
che lasciano lo spazio
ai momenti brutti dei giorni di guerra.
Prendono vita quei ricordi
quattro storie diverse
ma cosi uguali
ricchi di particolari
che nei libri di storia non sono scritti
ma che nelle memorie rimangono impressi,
marchiati a fuoco.
E cosi scopro che si beveva il caffè di grano abbrustolito,
di fave, di ghiande,
che si faceva il pane di riso,
che ci si scambiava le razioni
per avere un po’ di tutto da mangiare.
E quando le sirene suonavano all'improvviso,
tutti lasciavano tutto,
correndo nei rifugi,
si pregava insieme per arrivare al giorno dopo,
la gente si aiutava senza chiedere niente in cambio.
Vivo l'arrivo degli alleati
li sento quasi,
come sento il sapore della cioccolata
che regalavano ai poveri italiani,
vivo nelle loro parole
la gioia della libertà
della vita che lenta torna normale.
Senza accorgercene ormai è gia buio
dispiace quasi alzarsi da questa tavola
ricca di emozioni forti
di lezioni di vita per me
e vado a letto con quelle immagini davanti agli occhi,
il mio rispetto per quelle donne aumenta
loro si che sono Grandi...
Il suo viso scivola
tra le gambe dischiuse,
cerca il bocciolo del piacere
con le labbra bacia
la pelle morbida
la lingua si fa largo
raccoglie gocce di miele
profumato di bosco,
trova il timido fiore nascosto
lo sfiora leggero
poi ci gioca
lo eccita...
Le mani carezzano la schiena
arriva ai seni
raccogliendoli tra le dita.
Il respiro si fa piu veloce
mentre la lingua esplora
la calda intimità.
E continua, incalza
i fianchi di lei si alzano
offrendosi ancor di più
infine il grido liberatorio
dell'orgasmo atteso,
appagata si arrende
all'amante.
Fresca goccia di rugiada
la mia mano
scivolo dal tuo viso
carezzandoti gli occhi,
mi soffermo sulle labbra
giusto un istante per un fremito.
Sul tuo torace disegno linee
con le unghie graffiando leggera
scendo oltre
tra le tue gambe possenti
trovo il mio guerriero
pronto per la battaglia.
Tra le labbra lo sento,
caldo,
pelle di velluto
mi eccita
con la lingua ti percorro
ti gusto...
Guardo i tuoi occhi chiusi
il tuo viso perso nel piacere che ti dono
il tuo corpo proteso
per darmi di più
i tuoi fianchi che danzano
tra le mie mani...
Vorrei tenerti per sempre cosi
ti bevo come nettare degli dei
saziandomi della tua vita.
Una pagina del tuo libro
la mia pelle
scrivi con le labbra,
con le dita
disegna i tuoi pensieri.
Leggimi con i tuoi occhi
interpretando i silenzi dei miei sospiri,
non mettere la parola fine
tra i nostri corpi
che si fondono
in amplessi selvaggi,
appagami con il tuo piacere,
accendimi di passione
coinvolgi i miei sensi
e da una pagina
nascerà il libro del desiderio.
"Sei la mia Luce"
disse Bambolina
guardando l’astro nel cielo.
"Mi rifletto nei tuoi occhi"
rispose Luce a Bambolina
baciandola sulle labbra
prendendole il cuore...
Rosso il mio cuore
vive di passione,
neri i tuoi occhi
aperti su me.
Rosse le mie labbra
pronte ad assaggiare la tua pelle,
nere le mie ombre
sulla pelle seminuda.
Rosso il mio vestito
per provocarti
salendo sulle gambe
e più su,
nere le mie calze
che finiscono dove inizia il peccato.
Rossa la mia voglia
ormai bollente,
nero il buio
del piacere imminente,
per il desiderio di giochi indecenti ,
per chi non osa.
Nel rosso
nel nero
s’intrecciano i corpi,
si fondono grida e respiri
sulla pelle nuda
umida di sesso
odorosa d'amore…
Sono la mappa dell'ipocondria incisa nel nulla di quel clangore avvolto e dolorante degli stuoli di cormorani assenti. E c'erano stazioni e volti, ripresi per un attimo d'occhi incrostati nella derisione del concepirsi, l'arrivo del tuono obbligato, tentavo di frazionarne l'effetto. E poi si ritenne che l'acqua divenisse balenio tra i fasci potenti e le stuoie all'inferiore dei piedi. Obbligavo mete d'occhi irretiti nell'accezione di una misura ch'è forse per sua naturale, funesta connivenza, l'etereo passaggio a clima massimo. Ho avuto parole di legioni, catarsi a frugarsi nel sonno, significazioni dell'immemore fango e letargie di bipedi in reset. Saprai di un fulmine che colpisce la cresta dell'acero, e sono stigmatizzate, nell'ora di punta, le premonizioni, lo iodio, poi maree e spostamento liquido, oscuramenti del tema lambente che fosti.
Cammino
tra le pagine di un libro
la mia vita,
un aquilone.
Cerco di dirigerla
tirando quel filo sottile
ma il vento del destino
è piu forte
spezza il mio fragile filo:
la mia vita vola al di la di queste pagine…
Avvolta da te
fusa nel tuo corpo,
fremo nella tua passione
eccitando il tuo folle desiderio
prendimi la carne sfiorando la pelle
penetrami nel cuore
entrando nei miei pensieri vogliosi.
Gioca, saziandomi
spossami,
ma fammi rinascere
in note sensuali del tuo canto d'amore.
Mi accarezza il tuo silenzio inesauribile
- sinfonia della mia anima -
e mi trattengo nel colore della tua parola,
immutabile sostegno delle mie labbra,
che mi imprigiona il petto con toni oceanici,
forgiando il respiro puro della pelle dei miei versi
E mi piaci
Nell'implicita balbuzie delle tue dita,
quando il tuo audace pensiero,
mi cattura nel vulnerabile balcone del sogno
e ti vedo brillare nella notte del mio corpo
Quando la barca del mio silenzio
cerca il tuo faro per calmare la premura di rapinare il tuo bordo
Quando tra mormorii sottomarini
gemi il mio nome
e chiedo la pazzia di stare con te,
sommergendo la mia luna, in attesa della tua passione
Mi piaci
E mi do al tuo diletto,
perché il tuo abisso mi soffoca di vita
- miele della mia poesia -
liquore che mi ubriaca la fronte
e mi porta a spasso per un eterno sogno d'amore
Nel silenzio della notte
corro verso l’ignoto,
lasciando alle mie spalle
un arido tramonto.
La mia strada è obbligata
da due rette parallele,
una strada che porta
alla destinazione e al destino
scelto da altri.
Corro, corro veloce sbuffando,
porto idee e speranze
verso un destino da compiere,
corro lontano da chi vigliaccamente
cerca di stuprare la mia vita.
Voglio che mi dica quello che senti
senza che importi nient'altro in questo mondo,
che le tue labbra sillabino il mio nome,
che la tua respirazione si agiti nel mio udito.
Voglio sentire il tuo cuore vicino al mio,
perché ho paura
che quello che percepisco sia solo un sogno,
o magari, sia un crudele miraggio.
Inchiodami giusto una freccia
al centro del petto,
e dopo prendimi nelle tue braccia,
quando mi prostri davanti al tuo suolo.
Portami con te ai bordi del desiderio
ed albeggia nel mio corpo.
Entra come il sole lo fa nel cielo
e dopo ritirati ma non andare via lontano.
Tocco di petali
le tue labbra su me,
pelle chiama pelle
ti accolgo
in un intreccio di passione,
unione di gocce
umide di sesso..
Tu su me in me.
Io calda di te.
vogliosa di te,
intrisa del tuo odore,
so di te...
In questa notte calda
tra stelle e luna
vorrei dormire.
Dormire per non pensare a te
dormire per dimenticare tutto
oblio del sonno
per sognare un mondo che non c'è,
inventarmi un amore
una vita...
Dormire tra pensieri che volano
ali leggere distaccate da farfalle,
dormire nel caldo avvolgente
come abbraccio materno,
un filo di vento
canzone silenziosa che si poggia sul cuore...
E' notte fonda
insonne per malinconia,
angoscia vagante
tra canzoni melodiche e ricordi,
due lacrime scivolano sul viso.
Abbraccio questo cuscino
accoccolandomi in un angolo
del divano.
Ho bisogno di calore,
di un abbraccio che calmi i miei singhiozzi
di una carezza che faccia nascere un sorriso.
Non c'è luna stanotte,
si è nascosta dietro un muro di nuvole,
come il mio cuore,
nascosto da un muro di tristezza...
Il tuo corpo giace
nudo sul mio poema
dando la sensazione
di volere sedurrlo
col tuo subliminale corpo
discreto ed occulto
nel languido schizzo
del mio bozzetto poetico.
I tuoi occhi guardano fissamente
le mie facili parole
come aspettando il momento
per attirarli e portarli
vicino alla tua soave bocca per baciarli
sempre con quella seduzione
presente e squisita
che precisa per tutta la tua pelle
e che bene adorna le mie lettere perse
sul colle delle tue anche
tanto belle e tornite
quanto grandi le onde del mare.
Coi tuoi seni dolci
che si riposano
sui paragrafi del mio poema,
cominciando l'idillio del tuo capezzolo
ed il mio sonetto
e tuo tenero e seducente,
frisate il tuo fiore al mio silenzioso verso
coi tuoi deliziosi petali
disegni uno spazio nell'universo
dove il pianeta Venere è la cima
a trovarti perfetta
attirando l'emisfero
dei miei chiari desideri
di poeta del tempo e dello spazio
dove il tuo ventre è il gentile padrone
che mi sottomette e mi trasforma
le speranze in un sogno irraggiungibile
e profondo dell'amore
verso la tua voce argentina e melodiosa,
come quello sassofono melodico
che mi domina
che provoca premura,
sensazioni e desideri di un bacio
verso il tuo profumato collo,
tanto squisito come il tuo grembo
dove culli il mio verso
ed il mio poema,
innamorato di te
e del tuo silenzioso corpo.
Poesia di una sera
passata a guardare un cielo
puntinato di stelle
corona elegante
alla luna che illumina
i cuori innamorati...
Poesia di un tempo che passa
lentamente,
sempre uguale,
vissuto nei sogni
che la notte rende audaci,
reali...
E questa finestra
illuminata solo dai miei pensieri,
si apre a discorsi tra me e il mio cuore,
poesie nate da perché
di risposte mai date.
Il sonno si perde nelle parole
nelle onde del mare,
sulle impronte sulla sabbia cancellate da vento,
come la mia vita
lasciata alle spalle.
Occhi che bruciano
per guardare il sole che nasce
e l'ennesima domanda
"quando la mia vita cambierà'?"
Profilo un secondo senza toccare il tempo,
assopendo questa giustizia di raggiungerti in silenzio,
questa pausa profonda che dichiara un ti amo
quella guardata tua, il mio sentiero
Si impenna questa foglia nel vento
con tre puntini nel suo corpo,
affinché legga dalla mia bocca
quello sospiro che si nomina in gran segreto,
sofisticata unione che decreta l'accesso
alla soglia del tuo spazio
Percorro le praterie azzurre delle tue mani
mentre sommergo il mio alito,
vetro di smeraldi
germinando rime di sole nella tua finestra
Il tuo eco vicino
mi assorbe nella sfida di intagliare alabastri
nel tremore della tua carne,
armonica passione superandoti il sangue
Tessuti di sogno ricamati di chiavi,
commesso chiaro della mia anima per amarti
Oscillo la sostanza di oro
nel crogiolo che ti abita la lingua,
sono risplendente scivolando i miei pendii,
circuito in bemolle intonando l'alba nelle mie vene
Il mare si dichiara nei miei occhi,
le sue onde scivolano per le mie dita,
i sospiri inghiottono la schiuma delle mie labbra
e ti bacio per caso oltre questi versi
Ninna nanna di stelle lucenti.
dorme il bimbo in braccio alla mamma
dorme l'innamorata sognando l'amore
dorme la foglia sul ramo dondolando nel vento,
dorme la luna cullata dal mare...
Dorme la vita battendo nei cuori,
svegli i sogni dei desideri
reali irreali chissa’.
non importa,
dormi mondo coperto dal cielo
dormi sereno, nasce un sorriso
ninna nanna ninna oh...
Fame infinita
del tuo corpo,
desiderio
di dissetarmi di te,
acqua di vita
entrami nel sangue
sazia i miei sensi
placa questa voglia.
La notte è calda
lenzuola che sanno di noi
sulle labbra sapore di te.
Ho fame ancora...
Mai stanca di accoglierti,
di regalarti notti di desideri
mi sfamerò
fino a stancarmi
e addormentandomi sul tuo petto
l'ultima immagine nei miei occhi,
sarà quella del tuo viso...
Tra stelle e mare
tra luna e nuvole
si chiudono gli occhi
il sogno inizia...
Ascolto la voce del vento
mi parla di te
tu nel mio cuore
tu nella mia mente.
T’inseguo tra le ombre
ma scivoli via,
guardo intorno
non ci sei
ti ritrovo,
ti sento.
Sentirti, averti,
sei tutto per me,
dove finisce la luna
inizi tu tra le stelle lucenti,
ti respiro
aria d'amore sei..
Sentirti mio
in un sospiro
nella magia della notte,
accoglierti piano
in me.
E tu ritorni
raccontando di cieli di sabbia e mare,
accarezzandomi.
Come luce
mi rischiari…
Non lasciarmi
voglio solo amore...
Come seta
la mia pelle
scivola su te,
sensuali brividi
nei tuoi occhi appena dischiusi.
Carezze sempre piu intense,
la lingua scorre
raccogliendo gocce di noi,
le tue mani morbide
prima dolci
poi sempre più padrone di me.
Calore
nei nostri corpi uniti
abbandonati,
senza riserve.
Tra i raggi del sole
fare l'amore,
scoprirci,
respirandoci...
In estasi i tuoi trifogli, le tue tuberose e gelsomini,
gli uccelli di aprile vanno al paradiso,
sono grilli quelli che pettinano violini con permesso,
si escludono per il viaggio le gemme e scarpini.
L'oscura chiarezza entra ai tuoi confini,
abbaglia nel tuo cotone l'oro del tuo ricciolo
che culla nelle sue tenerezze la notte con incantesimo,
si ascolta in dolce sogno cantare a serafino.
Assente nel concerto spingi il ciglio
ed occulti i turchesi festivi della tua aurora,
traversina collochi corona alla montagna.
Aperta la tua ciliegia si alza seduttrice
e calma la nostra sete di vita nella tua capanna.
Presenti e lontani in astro che si ignora.
Ali di vento,
immense ali o minuscole foglie
che il piede calpesta
o la mano raccoglie,
minuscole foglie o immense ali
come un gioco silente
fra dei e mortali,
frusciare di foglie
in un fruscio d’ali.
(Francesca Montomoli)
Si apre il mio corpo
per te
come un fiore meraviglioso
su un letto di petali stellati.
Mi arrendo a te
che rubi tempo alla vita
che parli di terre lontane
di sogni e fiabe
e una lacrima dai miei occhi,
scivola via
portandosi dentro quelle immagini.
Ti amo mio amore,
nostalgia di te
già ora che sei qui con me
come sabbia scivoli via
tra le mie dita inermi.
Ti guardo
in questi lunghi silenzi
vorrei che in un abbraccio
mi raccogliessi dentro il tuo cuore,
stilla di sangue vivo
per vivere in te
per sempre...
Da quelle labbra
vorrei baci
e parole d’amore.
Un bacio dolce
sapore di luna
avvolgimi nei tuoi sensi.
Tu mi riempi il cuore
con sguardi che parlano,
con una carezza
mi tieni in una mano,
portala al cuore
sentirlo battere
è vita per me.
E mi trasformerò in luce e aria
solo per entrare nei tuoi occhi
per vedere ciò che vivi
per respirarmi
ed essere parte di te
... sempre...
Pensiero insistente
presente
prepotente...
La tua voce
cosi calda
entra in me
socchiudo gli occhi
tu in me
le parole diventano carezze
e poi baci
ed emozioni
sensazioni
brividi...
Col viso arrossato
dal tuo calore,
respiro il tuo respiro
labbra leggere
sfiorano la pelle
ma è solo un attimo
un pensiero
un desiderio
... di te...
Cos’è l'amore?
E' respirare insieme la vita
un canto di cuori che battono cercandosi alla luce della luna,
che illumina le anime innamorate.
Amore
quante frasi
quante poesie e canzoni
vissute intensamente
lacrime e sorrisi
e baci splendidi nel sole
volando sulle nuvole
giorni che passano
senza accorgersene
ricordi su ricordi
destinati a far nascere gioia
o pianto...
Amore
solitudine e malinconia
abbracciati a un cuscino
gli ultimi odori sulla stoffa
un tiepido calore
tutto riporta a te
e dire "mi manchi "
o "dove sei"
fa male all'anima
in questa notte che non finisce più...
Ho cercato il tuo ricordo
tra le onde del mare,
riflesso nella luna il tuo viso,
allungo la mano
una carezza sull'acqua,
un bacio nel vento.
Accoccolata sulla sabbia,
il tuo calore,
ti sento vicino,
parole mute parlano al cuore.
Una lacrima,
il cuore si stringe,
ti amo cosi tanto
che l'immenso è niente...
Voglia delle tue labbra sulle mie
mentre calde carezze
sul collo risvegliano i sensi.
Scendono quelle labbra
ad assaggiare i seni
giochi di lingua
brividi intensi
le mani scoprono
avidamente
l'oasi del piacere
bagnata di gocce di rugiada,
fremente nell'attesa .
Sospiri che invitano,
occhi socchiusi
le labbra che chiamano il tuo nome
il corpo, inarcato
si apre al tuo amore.
Tu sogno
hai fatto nascere in me un dolce pensiero
giorno dopo giorno
attimo dopo attimo
sempre presente
con la tua dolcezza
hai demolito il muro
che chiudeva il mio cuore
hai raccolto fiori
affinchè i petali tolti uno a uno,
rispondessero ti amo,
hai scritto poesie
su nuvole leggere
indirizzate ai miei sensi.
Con raggi di sole hai tessuto una coperta
per sciogliere il mio ghiaccio
e fare luce nei momenti bui,
con la luna hai creato momenti magici
raccogliendo stelle per farne gioielli.
I tuoi pensieri sono diventati i miei
le tue risate sono le mie,
i nostri sogni iniziano qui.
Hai preso la mia mano,
ora stringila e non lasciarla più…
Amore
sei la luce che illumina il mondo,
sei la mia gioia, il mio dolore,
sempre vicino anche se lontani,
come nessun'altro sempre nei miei pensieri.
Rallegri le mie giornate
dai un significato alla mia vita,
mai ho amato così intensamente,
nei sogni eri li,
chiamavo il tuo nome
speravo di trovarti vicino al mio risveglio.
Tu
il tuo sorriso, la tua voce
melodia che ferma l'istante
magia che accende i miei sensi,
passione pura di un’unione,
i nostri corpi diventano uno solo,
ti respiro ti vivo.
Quest’amore diventa una musica,
i baci e le carezze diventano parole
di un canto d’amore.
Lacrime sgorgano
per l'immensa felicità,
è come poesia
scritta per noi
senza la parola fine.
Ti ho sognato
nel silenzio di una notte stellata
un abbraccio che mi avvolge,
tu mi vuoi
lo sento..
Aliti di vento mi sussurrano
"Sei mia"
mentre le tue carezze
vanno oltre l'amore
in questa lunga notte
Baciami
lasciandomi sospesa
tra sogno e realtà
notte d'amore con te
mio principe
una fiaba sarà...
Dormo…
il tuo tocco mi sveglia
piacevole il respiro sul collo
hai voglia di me,
carezzi il mio corpo caldo
le mani si spingono oltre la pelle
mordicchi le spalle
la lingua sale sul collo,
le dita sui seni,
le mani li stringono teneramente
sento il tuo corpo piu vicino al mio,
la tua voglia ormai grande,
non resisti
mi stringi a te tremando
baciando il mio viso.
Mi prendi
ti accolgo in me,
lotta d'amore
che inizia,
sfinisce,
riprende tra gemiti e sospiri,
sguardi persi negli occhi
un bacio,
un ultimo bacio
il più bello,
il più dolce
che sa di noi
e abbracciati,
il sonno ci accoglie ...
E' inutile provo a non pensarti
ma non è possibile
sei in tutto ciò che mi circonda
sei nel silenzio
o nelle parole che mi porta il vento,
sei nel profumo di un fiore
sei nell'acqua che mi disseta
sei tra le mie mani,
dolce sogno
circondato di stelle
sei nella luna
che timida si riflette
sul mare scuro.
Sei...
Sei nel mio cuore che batte già.
Sei
il prossimo nuovo amore…
Ti respiro
in ogni battito d'amore
ti sento
tenero bacio
sulle mie labbra socchiuse.
Sono tua
tra segreto e sogno,
sei mio
battito d'ali
portato dal vento.
Sussurri poesie
e il mio cuore si apre
mentre lacrime d'amore
scivolano tra le nostre dita..
Cuore mio
in questa lunga notte
non ti starò accanto
potrò solo sognarti,
pensarti
finche mi sembrerà di averti vicino,
stretto a me
sentire il tuo capo sul mio seno,
il tuo respirare lentamente,
carezzare il tuo viso
sorridente nel sonno.
Dolce cuore
mi manchi
ogni minuto è eterno senza di te,
guardo la luna coperta da un velo,
nel cielo senza stelle
anche lei malinconica,
chissà se anche tu guardi il cielo stanotte,
forse stai abbracciando il cuscino che sa di me,
mi stai sognando.
Chiudo gli occhi
cuore mio,
questa lunga notte
lentamente finisce
la luce scaccia il buio
e un sorriso nasce come il sole.
Tra poco sarò da te
e la notte si allontanerà...
Non ti vidi mai una sola volta,
ma infinite volte ti sognai laggiù...
tra i templi epocali d'Egitto,
tra i giochi dell'antica Grecia,
tra i giardini della Babilonia,
tra le Dantesche immagini del Paradiso.
Non voglio saper quanti anni hai...
nè quel che fai.
Tuttavia, in una notte di armonia,
è sorta l'inafferrabile idea...
accostare la luna e farla mia.
Prigioniero di un luccichio nel buio,
come un falco al di sotto dell'immenso cielo,
ascolto i segreti del vento e dimoro...
sui ricami di un mantello scuro e il miele di un cuscino.
Oh, se in questo mondo fantastico,
in codesto tempo sognato...
ci fossi anche tu.
Sarei pronto a vivere da birbante ...
nel tuo esser monella di luna.
giocare con te nel mistero dell'antichità...
miscelando gli odori e i colori della notte.
Non amerò mai più così
con il cuore che batte forte se solo, ti penso
il viso che si colora di rosso se le tue dita mi sfiorano,
il corpo che freme se mi attiri a te.
Mai più amerò così
come se fosse la prima volta,
aspettando alla finestra il tuo arrivo,
prendendo in mano il telefono ogni istante,
con la nostalgia di te
appena varchi la mia porta per andar via.
Non amerò più così
ascoltando il cuore e non la mente,
dando vita ai miei sensi e all'emozioni
vivendo ogni istante,
vivendoti per il tempo che sarà...
Deliziose le mie labbra
sul tuo corpo maschio,
cercano la tua voglia
accogliendola nel mio calore.
Un gioco di poca eternità
con il tuo sguardo socchiuso
e tra le ciglia il piacere.
Freme il tuo corpo
tra le mie mani
la bocca esplora
ciò che la pelle offre ai sensi.
Come un fiore mi dischiudo su te
la mia rugiada respirerà la tua
unendosi per la vita...
Lascia che le tue parole,
sussurrate
scivolino sul collo
trasformandosi in carezze
che accendono i sensi
Osa, sfiorandomi la pelle,
raccontarmi le tue voglie,
mentre i seni si offrono
alle tue labbra
e il corpo si inarca
chiedendoti amore.
Cerca tra i tuoi pensieri
il piu proibito,
raccontamelo
assaggiandomi.
Dissetati alla mia fonte di femmina,
mentre le mie mani
graffiano la tua pelle.
Entra in me
nel mio corpo
nel mio sangue,
perché nel mio cuore
sei già battito di vita.
Onda di notte
t'infrangi sulla spiaggia
ti ritiri dolcemente
per poi tornare ancora e ancora.
Tu l'onda che riempie d'emozioni,
brividi percorrono la pelle
ti ritrai lentamente
ma torni più forte di prima
spingendo fino in fondo
prendendomi
fino allo spasimo,
finchè la luna arrossendo
si tufferà in mare
lasciandomi al buio
tra le tue braccia.
Chiudo gli occhi
mentre lacrime d'amore
scivolano,
nei piccoli riflessi delle stelle
sulla tua pelle bagnata di me.
Noi
onda e spiaggia,
cercandoci finchè il mondo vivrà
perché questo è amore.
Aspetto
una tua chiamata,
una tua parola.
Qui, racchiusa in me
abbracciandomi al posto tuo,
risento la tua voce
e il tuo viso appare sul vetro bagnato
da questa sottile pioggia autunnale,
un sorriso
che mi scalda,
che mi aiuta,
a passare questi giorni senza te.
Presto tornerai
e sarà piu bello
più dolce baciarti,
più emozionante
amarti...
T'incontrai nel mio cuore
tra stella e stella
sognando un arcobaleno..
Dolci i tuoi occhi
riflessi nell'immenso
dolce, il tuo respiro
sul mio seno nudo.
Sapienti i tuoi giochi,
sfibranti i tuoi tocchi,
le tue carezze osano
intimi amplessi, preludi d'amore.
Ti ho cercato,
scivolando,
io lacrima tra le tue dita
solo per godere della tua pelle
asciugandomi al calore dell'amore
per essere una piccolissima parte di te.
Un respiro
un soffio di vita
questo il mio amore anela da te,
raccoglimi come fiore,
t'amo non t'amo
sfogliando i miei petali
capirai...
Sulla pelle tua,
scivolando
come serpente
tenterò la tua carne;
come diavolo
ti trascinero’ nell’inferno dei sensi
per poi innalzarti fino al paradiso.
Godro', dei tuoi respiri affannati
asciugando il tuo sudore col mio corpo,
avvolgendoti in spire di dolce veleno
penetrandoti nell'anima.
Per l'eternità il mio nome
come sussurro tra le tue labbra vivrà,
dentro il tuo cuore
come vita batterà…
Prova a entrare nel mio cuore
a respirare
a vivere i miei battiti,
vedere come accellera
quando il pensiero vola da te
e nella mia mente rivedo il tuo viso
sento i tuoi baci,
le tue carezze...
Lo vedresti mentre si stringe
per non piangere,
quando tu sei lontano
e la mia immaginazione
corre su altri binari,
sentiresti la gioia
nel godere del tuo corpo caldo
entrare in me
unirsi in attimi infiniti,
mentre il tuo nome
esce in un soffio
diventa bacio
sulle nostre labbra
che si cercano.
Prova a entrare in questo cuore
tanto piccolo,
ma immenso per accoglierti
con tutto l'amore che ho...
Magica notte
illuminata dalla luna argentea,
notte dove i sogni diventano realtà
dove tutto è possibile...
Notte innamorata dell'amore,
i sospiri diventano stelle
il cuore risplende
sul mare scuro.
Noi
abbracciati sotto questo cielo infinito,
inseguendo la notte
come onde riflesse.
Tienimi stretta
la mia vita è la tua,
hai il mio cuore tra le dita,
fragile
come battito d’ali,
forte,
come il tuo abbraccio,
pulsante,
tra il pensiero e l’anima,
caldo
come il tuo corpo sul mio…
Ricerco ferite dentro al tuo cuore
Rispondiprofonde cicatrici lo animano
ancora vivide e pulsanti di veleno.
In equilibrio tra il vivere e l'accettare
stanco di reprimere le speranze per timore di cadere
chiudi in te il dolore
disegnando un sorriso sul tuo viso.
Ma io vedo e sento
ciò che l'amore ha provocato
al tuo animo sensibile
poiché esso riecheggia nel mio.
Rivivo i battiti
e le emozioni
così simili alle mia.
Ed un abbraccio mite
come il sole d' inverno
ti dono
amico mio
per lenire
i graffi del disincanto.
Quando son le parole a far vibrare l'etere e a divenire carezza dell'anima, il confine tra vita e morte, amore e dolore, gioia e tristezza, bello e brutto, non esostono più. Esiste solo l' Insieme, l'Amore.
RispondiEliminaGrazie Sarina!
Strade di Pietra
RispondiPietra su pietra,
tra salite e discese
si rincorrono scolpite
da venti a volte leggeri
a volte sferzanti,
percorse da mille piedi
mille occhi e mille viandanti,
con rivoli d’acqua che scivolano
tra gli anfratti.
Il profumo di rose si confonde
con la brezza inondando le case.
E’ già tramonto,
pietra su pietra tutto torna,
tutto si rincorre,
tutto si ferma
e nella notte pian piano
tutto rinasce
Uno spaccato di vita osservato con l'occhio di chi ha già percorso il cammino e conosce la strada.
EliminaBravo Francesco.
Uno spaccato di vita osservato con l'occhio di chi ha già percorso il cammino e conosce la strada.
RispondiEliminaBravo Francesco.
gli stessi spaccati di vita che si ritrovano in quei piccoli paesini arroccati sulle montagne e nei borghi antichi costruiti appunto pietra su pietra
La Pietra, l'Edificio, la Storia
EliminaUn cielo di pace
RispondiGiornata uggiosa fredda e piovosa,
nuvole grigie sparse qua e la.
Il grigio non è solo dentro,
anche il cielo sembra una distesa
di angeli morti.
Trascino il mio pensiero
lo rivolgo al domani che verrà,
portando un raggio di sole
ad illuminar se stesso
con i colori della pace.
Pioggia che bagna, pioggia che segna,
ti sfiorano le gocce
solcano il tuo viso scivolando via.
Avrei tante cose da urlare a squarciagola,
ma preferisco sussurrarle a bassa voce,
vorrei poter dire molto di più,
ma rimango in silenzio avvolto dalla pioggia
che mi bagna, coperto solo dalla mia pelle.
Resto li immobile,
ad aspettare i colori della pace
ad illuminare il cielo
Rondini
RispondiEliminaIl volto proteso
all'infinito bianco
lo sguardo allargato
e catturato
dalle rondini che volteggiano
incuranti
della pioggia copiosa
che scivola
cantando e ridendo sui loro corpi
L'anima si espande
nelle lacrime di gioia
del cielo
e tutto l'essere avvolge
le ali nere
E l'insieme,
rondine sulle ali di rondini
si libra
in questa spumeggiante
sera di primavera
E onde d'oceano
mi avvolgono
E cieli
mi abbracciano.
Volo.
il desiderio più intimo dell'uomo....volare libero, ecco tutti vorremmo essere delle rondini libere, è vero una rondine non fa primavera ma da un segnale....
Il volo, il gran desìo dell'Uomo!
RispondiEliminaLa libertà, da se stessi per essere se stessi e figli del Mondo.
Grazie Giuseppe.
Pensieri
RispondiRaccolgo i pensieri piu' belli
arrotolando la fantasia,
ne faccio un fascio di rose profumate
le dono a te principe della mia notte.
Custodiscili con cura,
son pieni di luce, di speranza,
si diffondono come musica
nel mio cuore,
ne colmano la parte migliore
dedicata a te. ♥
Annalisa Simonte.
Preziosa Anima, Annalisa!
EliminaLei
RispondiE lei chiuse gli occhi,
al tepore della sera
oltre quell'orizzonte
dove trovo' l'arcobaleno del suo sogno.
E lei chiuse gli occhi,
dinnanzi a se l'amore
ed un profumo di viole, a lei donate
e trovo' i sapori di una volta
ricordando l'eterno dolore.
E lei chiuse gli occhi
sorridendo
ad un tesoro immenso
portandolo via con se
dove nessuno mai osera' piu'
ostacolarla.
E lei chiuse gli occhi.... sorridendo all'amore.
Annalisa Simonte.
In te
RispondiVoglio sentirti mio
nelle incertezze della vita
nel calore delle mie braccia
nel sogno del mio domani.
Voglio sentirti mio,
quando l'alba arrivera',
quando il chiarore di un'estate dentro di me esplodera'.
Voglio sentirti mio,
per donarti tutta me stessa
per accarezzare la tua anima calda,
per avvolgermi in te,
nel desiderio di
sentirti mio.
Annalisa Simonte.
Arcobaleno
RispondiArcobaleno di pensieri
si impossessa della mia mente;
penetrano,
si insidiano,
pongono domande
alle quali rispondere non so e
vibrano,
volteggiano,
scendon fino all'animo
pitturando lo scenario
della mia vita,
in un palcoscenico fiorito
dove un di' riposeranno stanchi.
Annalisa Simonte.
Sogno
RispondiCandido sogno,
impossessati della mia mente,
inebriami col tuo profumo d'oltre vita
che' mai fu viva questa voglia
e mai cessera' nella mia anima che arde di passione
e forte insonnia per il desiderio
ormai incallito in me
onde la vita rende veritiera la speranza.
Annalisa Simonte ♥
Nel cuore
RispondiUn cuore innamorato
baciato dalla fortuna
sprigiona luce pura, immensa
attorno a se.
Non teme, non soffre,
non si confonde,
brucia di passione,
unico desiderio
donarsi all'infinito
Annalisa Simonte
Sentimento
RispondiVolteggiando nell'aria
si poggia su di me
e' un sentimento
che arriva da lontano, mi scuote
irrompe nel mio animo,
mi fredda
mi gela
mi ghiaccia
mi rende decisa...
E' ora,
son pronta a ripartire
le emozioni mi agganciano
mi attanagliano, mi soffocano
proiettano fuoco,
e' ora di verita'
per saziare la mia anima
il mio mondo
la mia vita.
Annalisa Simonte.
L'Attesa
RispondiIncontro di sguardi
dove si perdono i nostri desideri,
arrivano d'improvviso e ci avvolgono in un vortice.
Come calamite,
vicini senza toccarci,
sentir vibrare nell'aria
emozioni che ci appartengono.
Troppa gente ci circonda....
L'Attesa, un tempo interminabile
dove pensieri si accavallano,
sognare ad occhi aperti, le tue labbra
sulle mie morbide, vellutate.
Percorrere il tuo viso con un dito
ed iniziare il viaggio
d'attrazione fatale.
Attesa di baci, di carezze
di palpitazioni al cuore....
Nell'attesa tutto si trasforma,
dentro e fuori di noi.
Non serve piu' nulla ormai, ne' parole
ne' sguardi.
Siamo un corpo e un'anima vibriamo di passione
interminabile come l'Attesa.
Annalisa Simonte.
Nell'attesa brucia la fiamma e nei colori di scintille impazzite, si consuma la passione.
EliminaC'è un silenzio
Rispondic’è un silenzio antico nelle cose
sui crinali dei colli
nei limoneti
in fondo alle valli
intrecciate d’ortiche
grovigli di rami disseminati
erbe aromatiche
finocchi selvatici
menta e rucola
c’è un silenzio antico nelle cose
aspetta da sempre
sorregge radici di ulivi
nidifica nel forno sconnesso
tendo l’orecchio
a inseguire voci
che invadono segni
consonanze di parole lievi
librate nelle crepe
dei muri sconnessi
tra ciottoli e spini
dietro ogni siepe
c’è un silenzio antico nelle cose
estenuato da parole di sempre
in ogni angolo
della vecchia casa
nella speranza che tende la mano
inseguo tenacemente l’azzurro
con occhi spalancati
ma respirare cieli è un’altra cosa
E c’è un silenzio dentro le parole
che rimbalza distrattamente
mai al tempo giusto
muto nel dolore
un silenzio non ancora sfiorato
da venti lievi
come le mie ciglia
c’è un silenzio che nessuna parola
può penetrare senza fiatare
con mille nodi i suoni
ne infittiscono gli echi
segnati da erba calpestata
e rami che annaspano
al fruscio dei pioppi ansimanti
ma poi senti l’acqua del torrente
borbottare prima piano
poi sempre più incessante
parole e parole
c’è silenzio nel nido
di quei passerotti implumi
c’è silenzio nel buio che trasmigra certezze
nel rumore incessante dei dubbi
nelle pagine bianche
nei luoghi di frontiera
in questo tempo che se ne va
c’è silenzio anche nel fuoco
che divampa e zampilla
empiti di poesia
arde seguendo tracce
di odori suoni e colori
ma quante parole non dette
nel silenzio di tante parole
Maria Allo
Leggerti è come entrare in un mondo magico, in un abbraccio che avvolge di silenzio pregno di note gentili, di colori e profumi e silenzi e silenzi e silenzi...
EliminaI poeti maledetti
Rispondi(di Francesca Montomoli)
Maledetti da chi,
da cosa…
Dal sogno, dal destino,
dal tempo smarrito
dentro un rivolo
di sudore
fattosi rigagnolo
di pioggia e pianto
o dal riso distratto di un giorno beffardo
che si scordò d'Amore
e preferì Madonna Morte.
Maledetti dal fuoco
che d'ardore infinito
avvampa le notti
e negli oscuri postriboli
della memoria alberga,
stanando i topi del dolore
col folle vino
dell'illusione infranta
o dal sussurro di un vento
che mai si tace
e dona forza al canto
della loro voce.
Si parte dal dolore…
Rispondisi parte dal dolore del mondo
dove contano i gesti
le parole in libertà
incise su arene di fuoco
per noi espropriati
tra il sonno e la veglia
a ricercare suoni
*
si parte da lontananze
scese nel mutato cuore
immerso su bordi
lambiti dal silenzio
con echi di riflessi
saturi di presagi
*
si parte da un moto circolare
scalpita arde
fino a farsi tufo
nella brocca degli incensi
si annida
dentro fino al compimento
dopo le mareggiate
su fondali di mare
*
si parte da un tempo
intriso di dolore
smarrito dentro orbite vuote
cerchio di cielo impeto di venti
risuonano di gemiti le rive
demenza di parole
Erinni nelle menti
se troppo silenzio
o strepito di ali mi attraversa
un soffio di vento
da virgulti perlati
snoda
una sillaba piena
di tralci appena nati
neve di promessa
stralcio di luce
appena sussurrata
*
si parte da una balugine cieca
su cardini sconnessi
di fuochi spenti
che grondano frammenti
da invocazioni recise
di perdono
su marosi bianchi
come la nostra anima
da gemiti arcani
mani su varchi
che soffocano rugiade
*
si parte da foglie di quercia
che fluttuano
e si annodano al respiro
poi si accendono silenzi
nelle viscere stesse della terra
*
si parte da un’eco scomposta
che sostiene sulle spalle tutto il peso
nell’abisso del tempo
il suo dolore
e il mio
Maria Allo
Parole in viaggio
RispondiUna penna,
un’agenda con fogli bianchi,
bianchi e vuoti
come la mia mente.
Fogli che iniziano
a sporcarsi d’inchiostro
e a riempirsi di parole
cosi come la mente di pensieri.
Ecco sono dentro una stazione
di periferia,
in attesa di un treno
che porta perenne ritardo
ed inizia il viaggio
dei miei pensieri sui fogli bianchi.
Per una volta non sono io
Ad essere in ritardo.
Milano STAZIONE CENTRALE, in partenza per la premiazione di Firenze 13.04.2012
Quando l'anima è strettamente collegata alla penna, non possiamo che leggerla distesa sun foglio.
EliminaRINCORRI UNA STELLA
RispondiVoglio rincorrere una stella,
la sua luce e la sua vita,
voglio soffiare sulle nuvole
per farle sparire,
voglio aspettare il buio
per rivederla brillare
e ricominciare a inseguirla.
Palermo 21.03.2012
I MATTI
RispondiMuti e assorti,
fissano pensieri,
strani ricordi da raccontare.
Guardano il punto e osservano
Scorrendo momenti di vita.
Nei loro occhi che risplendono
riflettono raggi di vita,
raggi di speranza.
Con un soffio liberano il cielo
rivedendo le stelle.
MESSINA 21.03.2012
Questa mi ha emozionata. Grazie
Grazie Sarina sono onorato, suscitare emozioni in coloro che hanno la mia stessa passione è il riconoscimento più bello
I matti, i Signori dell'ignoto.
RispondiEliminaLa parola nella mano scivola da Sulla scia ed. 2010 copyright Annamaria Vezio
RispondiEliminaConfusa un'idea si arrotola
sciolta nei colori della mente
muta si confonde
Balbetta un pensiero
in cerca di parole
per poter parlare
per poter dire
per poter fare
Una parola, una parola
che apra la strada
che entri nel varco
e racconti l'anima
e libera la spinga
fuori dal labbro
e faccia fluire il discorso
di questa mente muta
troppo pregna di idee
grandi, troppo grandi
per diventare parole
La parola nella mano scivola
Nella mente i colori si fondono
e nella larghezza delle idee
silenziosi planano.
La coscienza
RispondiAl frastuono del pensier mio
urlato a tutto il mondo,
Come il susseguirsi dell’ azione quotidiana
l’animo dello stolto riverbera d’emozioni
assopendosi nell’infinita paura
Del segreto ormai perduto
è tardi a riparar menzogna
versando lacrima senza ritegno,
affrontar la gogna mi rimane
senza terrore del dimane
Camminando a testa alta
rimasi immobile Al mortal sospiro
del sentimento mio
Immaginando la sentenza
chiusi gli occhi e al cor mio chiesi clemenza
daniela.nutini02 giugno 2012 14:16
RispondiEliminaTi amai /sinceramente-
mentendo / e raccontando storie
che hanno avuto la verità di menzogne felici.
Con l’autunno ti amai
e con l’inverno ti portai guanti di lana multicolori
e con la primavera – manipoli di papaveri rossi.
Con l’estate, poi /
nel sudore dell’ un amore caldo di grano maturo
ci narrammo di vecchi amori trascorsi/ di favole immaginate e di altri cuori spezzati…..
Come la vita ti respiravo /
e mi era di oscuro il perché di questo amore……
catenelle sottili come fili di ragno mi avevi intessuto intorno
da squarciare con la lama dell’odio
per non restarne avvinta.
Ma più saggia di me, fu la mia stregoneria:
immaginai allora / una leggerezza di fanciulla sull’altalena
un amore lieve e fugace,
un amore leggero come il volo dell’ape/
e ti portai così un canestro di fiori di corallo
per comprare da te / la mia libertà.
LA COMBRICCOLA
RispondiMusica e poesia ma anche realtà, si fondono e si rincorrono nelle note, a volte è la nostra indole, è il nostro spirito guerriero che ci indirizza verso un tipo di musica, di stile o un cantante piuttosto che un altro.
Eh già da molti anni siamo ancora qua, ascoltiamo imperterriti e senza paura il komandante, lo ascoltiamo e lo cantiamo, lo cantiamo e lo viviamo, si perché vivere Vasco a distanza di anni dalla prima volta, ti da emozioni e se uno ti da emozioni, le stesse della prima volta, allora sono convinto di essere davanti a un mito.
Sarà che ormai mi sono assuefatto, ma non riesco a iniziare la giornata senza una sua canzone da alba chiara a Rewind da Stupendo a vivere, ripercorro le tappe della mia vita e quelle parole riesco a sentirle mie, pur senza gli eccessi che le hanno generate.
Spiegare Vasco e quello che provoca con la sua musica non è difficile è inutile, Vasco devi ascoltarlo e basta, è lui che ti porta in basso e poi ti fa volare, trasmettendo ad ogni nota ad ogni parola tante sensazioni forti, tante sensazioni che ti fanno scoprire fragile che ti portano a comprendere il disagio di chi hai di fronte.-
Sembra assurdo, quasi folle ma molte situazioni o piccole emozioni nel mio lavoro, hanno avuto un esito positivo proprio grazie alle sue poesie, allora ho deciso di immedesimarmi, fino al punto di sfiorare e toccare per un breve periodo quella situazione di disagio che Vasco ha deciso di rendere pubblica.-
A giugno di quest’anno sono andato al mio venticinquesimo concerto, questa volta però era diverso, era tutto diverso, erano emozioni forti già alla partenza, sarà migliore mi sono detto, forse è tutto dovuto alla prima volta da sotto il palco, eppure non è diverso dalle altre volte continuavo a ripetere, poi entro a San siro e mi ritrovo nel prato, a un metro dal palco le note scorrono, la pioggia cade, tutti abbracciati, si canta si balla e poi, e poi….poi tutto ha UN SENSO e insieme alla pioggia del cielo arrivano le gocce di pioggia dai miei occhi.
Io 40enne sbirro, dalla testa dura, dal cuore nero ho pianto, si ho pianto per la mia canzone, perché fra tutte, quella è la mia, non sarà la più famosa , non sarà la più bella ma è la mia, ogni vascombriccolo, ogni solito, ha la sua e per i suoi motivi, una canzone che viene prima delle altre, una canzone che ti da emozioni, quella che ti da la spinta a risollevarti dopo una caduta.-
Ecco questo è Vasco non è ne il drogato ne il depresso, i suoi detrattori lo hanno sempre attaccato accusato ghettizzato, ma 80mila spettatori per quattro concerti consecutivi li ha fatti lui non altri, segno che la sua musica, anche a 30 anni di distanza dal penultimo posto di sanremo, ancora viene cantata mentre di altre canzoni arrivate prima si è persa ogni traccia.
Ci sono passaggi importanti da affrontare nella vita, da un’alba chiara, chiarissima luminosa e sconvolgente a un c’è chi dice no, no alla sopraffazione no all’egoismo no all’emarginazione e allora ecco che noi siamo sempre qua, noi siamo il popolo di Vasco, forse esagerato, forse complesso da capire, ma sicuramente sensibile più degli altri e più sensibile ai problemi degli altri che ai nostri, che ci volete fare siamo una combriccola, siamo la combriccola del Blasco siamo tutta gente a posto, noi siamo i soliti non cambieremo mai finché morte non ci separi e quando questo accadrà il mito prenderà forma illuminando la via ogni volta che ci risveglieremo e ogni volta che ci sbaglieremo e allora ci saranno gli angeli in un posto dove nessuno potrà darci ordini.
Urgnano(bg) 19.10.2011
Bella e importante.
Eliminae soprattutto per un fan di vasco che la mattina si vede chiedere il permesso dal proprio idolo di pubblicarla sul sito ufficiale....dico che è particolarmente sentita, una di quelle cose che veramente escono dal cuore e diventano capolavori anche se non condivisi, , non sarà la piu' bella ma è la mia :)))
Tre metri sopra il cielo
Risponditre metri sopra il cielo a cavallo di un cammello
cerco mille sogni e svanisco tra i disegni
Confuso e disperato solo e abbandonato
Alzo gli occhi al cielo mi ritengo fortunato
In mezzo alle canaglie e in guerra con il tempo
gioco a nascondino senza mai avere scampo
ritrovo i vecchi amici e scherzo coi nemici
li prendo per il culo e loro son felici
Tre metri sopra il cielo a cavallo del cammello
Scrivo i miei racconti usando il cervello
Mi alzo dalla sedia apro la finestra
Vedo nevicare e inizio a raccontare
Scrivo poesie non sono eresie
Le ascoltano gli amici e le sfottono i nemici
Ormai sta finendo la guerra con il tempo
adesso sono loro ad esser senza scampo.
Urgnano 12.02.2012
Poesia premiata a Firenze nel concorso "Opera Prima" il 13 aprile scorso in presenza del Presidente del Consiglio di Firenze e del principe Ottaviano de' Medici di Toscana degli Ottajani. Che emozione la poesia e che emozione il poeta!
RispondiEliminaera tre gocce non questa :)))))
RispondiErrare è umano...! Chiedo venia.
RispondiEliminaMagari sono una Sibilla e questa andrà a vincere davvero...
con il tre ho avuto parecchia fortuna :)))))
Manuel Gentile
RispondiEliminaNel buio della stanza
avvolti nel silenzio
ascolto il tuo respiro
il battito del cuore
e il mondo si allontana
e tutto resta fuori
svanisce la paura
perdendoci in un sogno..
Il Filo Invisibile
RispondiSe potessi raggiungerti,
annullerei le distanze
immediatamente.
E’ il mio pensiero
che annulla le distanze
e ti raggiunge
ovunque ti trovi.
Posso farlo ogni volta
che ne ho voglia,
se ti scrivo,
sono certo
di raggiungere la tua anima,
voglio essere
in contatto con te.
Accorcio le distanze e
penso che quello che scrivo,
prima o poi
arriverà al tuo cuore
e la distanza sarà come
un gomitolo di lana,
che si assottiglia sempre più.
Io da una parte,
tu dall’altra,
ma uniti
da questo filo invisibile,
che ci tiene uniti,
e la distanza
non esiste più...
I Miei ricordi
RispondiQuando passeggio nei miei sogni,
rivedo sempre la mia terra,
sempre generosa immersa nel verde,
alberi di ulivi e moltissimi fiori.
Ora sono solo e passo il mio tempo,
col conforto degli amici
che mi fanno compagnia
e mi rallegrano il cuore.
Ho bisogno del sorriso della gente,
per sentirmi vivo a volte sopravvivo,
perché il destino con me non è stato clemente.
Io che consolo tutti a volte
mi prende la malinconia,
poi cerco qualcuno e mi soffermo
a parlare, mi rincuora e dimentico di me.
Il mio viaggio termina qui,
nel cuore ho l’emozione più bella,
di quando c’èra lei con me a darmi forza e
a tenermi compagnia.
Dove Andare
RispondiCammino senza una meta,
busso
e la porta del tuo cuore,
ma non mi da risposta,
vago
solitario nella nebbia
solo l’ombra mi conforta,
finirà questa attesa ?
Mi incammino in questo viale
che conduce verso il tramonto,
poi arrivo fino al mare
da solo,
provo un senso di pace,
che mi pervade e mi rincuora.
Miro l’orizzonte
e il mio sguardo si perde nell’immenso,
certamente escogiterò un modo
per disinnamorarmi,
però già so che sarà dura.
Il corpo ha desideri contrari
quando l’impeto d’amore ti prende,
la ragione non l’ha mai vinta.
Cammino
tra le pozzanghere del tempo,
dove affondano i miei pensieri,
sono conscio che con la tenacia
riuscirò a venir fuori da questo pantano.
Scruto l’orizzonte,
ecco l’alba
il nuovo giorno mi appare
regalandomi un po’ di pace.
CASA SUL MARE
Rispondidi Grazia Finocchiaro
E ne risento silenzio
di quella casa
da dietro tende
che il vento più non muove,
di salmastro
il tetto odorava
quando fanciulli
i piedi snudavamo,
ilarità
e bianche nuvole sfilacciate,
manicaretti
offrivano luce come sole.
Oggi
non ha pupille per guardare
casa deserta
affacciata sul mare,
occhi chiusi
le finestre serrate,
per l’arsura
appassiti gerani.
Abbandonata dimora
mesta nuda e muta
nella memoria…
tra pareti
scorrono rivoli di pianto
fuochi spenti
alle bocche d’infanti
al soffitto buie lumiere
pareti che s’incrociano
e ne fan vuote stanze.
I flutti
sberleffano la battigia
e nel far ritorno dentro al mare
trascinano il tetto
di trascorso infinito.
Il cuore sanguina eppure una carezza è sospesa nel cielo e si frantuma sulla battigia.
RispondiEliminaMaria Luisa Mazzarini
RispondiEliminaIn un mistero d’ali
Da spiaggia Zaiana
per sentieri aulenti
di ginestre
al mare di surf
di Vieste,
aquiloni d’ anime
che si cercano
e rincorrono,
in un mistero
d’ali di gabbiani
e di Vento.
Maria Luisa Mazzarini
(diritti riservati)
Dubbio
RispondiChe silenzio assordante
provoca l’incertezza,
parole in chiaro scuro
dette e non dette,
tra i sogghigni e le occhiate,
di chi del dire fa professione.
Resto sospeso
tra l’incazzato e l’offeso,
con l’incubo
di una grandinata di parole
senza senso.
E’ giusto vivere nel dubbio
Tra i sorrisi ironici
di chi non ti da risposte?
Vorrei dar certezza a un’esistenza
piena di dubbi,
senza dover mai
mascherar la mia insicurezza
di eterno fanciullo.
Son solo un sognatore,
troppo spesso indeciso
con un mille sogni da realizzare
e mille altri da creare
osservando il fiume della vita
scorrere lentamente nel suo percorso.
ASSENZE
RispondiAridami,
di mondi a stacco e sopra un attimo in fuga
piegato, a involti vertici del senso
è inane disarmonia, semifermo, il liquido.
La mente spiega
e come se l'anneghi nelle fertili incolture,
dannami allora la radice
e mi vuoi piano e sulla scesa
a farti forte alla vigilia dei tuoi trascorsi.
Morirò, ma non sarà ieri
e restano due centesimi di carne, oggi,
a ignominia della mia usura
come
a sgualcirsi di lato,
e dunque olio, fondo che inebri e che fondi,
dentro l'oltre di suture rimarginate.
È la mia peste, convivimi nell'assenza.
Di grande impatto e profonda dimensione interiore. Labirinti aerei e consapevoli.
RispondiEliminaTu sei
RispondiSdentata la mano che usi per nascondere.
Stupisce il tuo viso.
Lo racchiudi.
Senza grido alcuno
lo specchio ci ritrae insieme.
Ti amo senza i miei occhi.
Ti amo perché sei mio alito.
Ti amo perché prometti la realtà.
Qualunque essa sia.
E tu sei.
2012 copyright - tutti i diritti riservati
Quando la poesia entra nello scrigno dell'anima e dall'ombra delicata, con mani tenere estrae sentimenti potenti.
RispondiEliminaGrazie Mario di Nicola per aver onorato questa pagina del tuo armonioso scrivere.
POI PIU’ TREMULA AL VENTO…
RispondiAdditavi paesaggi immacolati
deprivati di voci e di presenze
dove strati di pace a sovrapporsi
-come mani su mani di colore
su pareti annerite , deturpate
dall’ingiuria degli anni e degli eventi -
su colline flessuose, sempreverdi
s’intuivano netti da lontano.
T’aggrappavi in quel punto della sera
a spuntoni di morbido osservare
l’ammansirsi del giorno come fiera
che s’acquatta nel suo covo consueto
o al gancio d’un semplice ascoltare
riecheggiare nell’aria d’altri suoni
impigliarsi d’un flebile rumore
nella rete di spazio tesa in cielo.
Poi più tremula al vento tu d’un fiore
sussurravi qualcosa che sfuggiva
al suo atono cuore impreparato
a raccogliere accenti d’un amore
imprevisto, ramingo , raggelato
dalla strana ragione di vedere
d’ogni cosa perduta la bellezza
quando tempo di averla più non viene.
Mario Di Nicola * Néorìa *10 giugno 2012 02:18
RispondiEliminaStella
Tutto può accadere,
anche che una stella rida.
E lassù,
c'è un gran vociare.
2012 copyright - tutti i diritti riservati
L'uragano,
Rispondis'accorse del vento dietro di se.
Ormai era troppo tardi,
per abbracciarsi ancora.
Salutandosi,
si amarono per l'ultima volta.
Sui miei zigomi, il loro amore sprezza.
2012 copyright tutti i diritti riservati
!
RispondiEliminaIRRIDUCIBILE PERDURA …
RispondiSfogli
negli occhi contorni
di un paesaggio
pallido per nubi,
transitorie forse,
compatte a soffocare colori.
S’infrange lo sguardo
su case disabitate
su strettoie dove filtra
appena qualche spiraglio di luce
e una calligrafia di segni
di fratture nei muri
racconta sommerse storie
di ieri.
La carta vetrata del divenire
ha levigato le scabre superfici
dei sogni di molti
affilato il profilo di illusorie eternità.
Ceneri di fuochi fatui
il vento del tempo disperde.
Irriducibile perdura
amore dato
oltre le contingenze,
permane intatto
come dopo eclissi
la luna .
Il poeta del martedì.
RispondiEliminaDa sghembe strade ancora passi sento
Rispondicompressi tra sussurri che fa il vento
ed un silenzio arduo che s’attorce
su penduli lampioni, sulle porte
già chiuse a chiave con doppia mandata
per apprensioni logiche e consuete.
Ed è uno sgocciolio di cose morte
Che fa contorno al mio quieto ascoltare
L’accartocciarsi sordido del tempo
Su cumuli di tempo compattato
Che giace esausto, esanime, stremato
Sul greto prosciugato del passato.
Mugghio di onde immagino, lontane
Nell’ora che conduce giù nel gorgo
Più fondo della notte, ed un fermento
Nel mare sconfinato di lampare
Ma subito un latrato mi conduce
Tra queste sparse case arrampicate
A imbuto sui costoni della roccia.
E sbigottito afferro un suono ancora
Di passi nelle strade desolate
aspetto che germoglino passate
memorie a farmi compagnia
poi nulla nella via si fa rumore
resta il silenzio come un’agonia
IO
RispondiMinuscolo essere fatto di terra e di gesso
di mare e di sasso
di vento e di pioggia
di neve
e di lava
guardo e mi guardo
il mondo mi compenetra in se stesso
piccole formiche affaccendate
noncuranti del tempo che passa
ne del passo che schiaccia
fremono ininterrottamente
lavorano incessantemente
niente le distrae
esse fanno parte del mondo
fanno parte di me
minuscolo essere fatto di terra e di gesso.
Cante Skuye 14.06.2012
Ho ascoltato il tuo silenzio
Rispondiper dare voce all'anima
e nel tuo tacere ho scavato solitudini
di terra lontana,
incisa dai lividi
dei pensieri seminati come sognanti lacrime
per attraversare incerte acque.
Fra barriere del tempo
i miei palpiti vociano nelle crepe del sentire
sismi interiori
vulcani di sentimenti esplosi sulle le vie del cuore
che prendono l'indomita destinazione,
...del tuo amore.
Poesia-DESTINAZIONE AMORE
di ELENA LEICA
in limine ti cerco
Rispondidentro la gomena che sfugge
al controllo della sera
ti cerco
nei rigori di un tempo che invade
le tempie a doppia lama
i sapori di labbra tra cardini di traversate
come nuvole nel loro esodo
ti cerco
nel grembo di paese in quel soffio
tempestato di suoni
*
dentro il cerchio zampilla
frescura sotterranea di gemma
ti cerco
su fiori di glicine
vibrano di nuovi sensi
nemici di foglie
tendono al mutamento per un gesto solo
una sete avanza nel respiro
sconfina su varchi per un sogno di nascita
*
in limine ti cerco per lungo spazio
in grazia di un anelito
mano che sfiora l’arcobaleno
anche per un momento
nel tuo esistere
M.Allo
Un soffio caldo che vortica fra i sensi e l'anima. Bellissimo
RispondiEliminaLa tua ombra mi segue.Dille di smettere
RispondiMentre tu cammini nelle tue abitudini
Rispondiio non faccio altro,
che disfare valigie di sogni.
Ho appeso tutte le notti sulle pareti d'attese
ed i giorni li ho costretti,
ad andarsene.
Vivo,
nel buio di una splendida luce,
che solo i miei occhi possono vedere
e anche tu,
quando ti accorgi che stai calpestando ricordi
ed uno di questi,
...sono io.
poesia-CALPESTANDO RICORDI
di ELENA LEICA
Se ti avessi qui,
Rispondi...le mani sarebbero come rami di un albero
ti abbraccerebbero in un autunno
ed i sogni sarebbero costretti a tradire notti,
nello sfiorare il tuo volto.
Saresti la mia stagione,
...dove mi rifugio
ad aspettarti sui tappeti d'attese
sdraiata sul sentimento che mi riscalda l'animo
nelle ombre di un ricordo,
...quel ricordo che sa di pioggia
lacrimata dal cuore
sulle ingiallite foglie di un desiderio,
...sospeso nel tempo.
poesia-SE TI AVESSI QUI...
di ELENA LEICA
Non posso dirti
Rispondiaddio,
...le mani tremano,
stringo nel pugno le tue lacrime
e mentre ti guardo
e sfioro le tue labbra,
i pensieri impazziscono
nei fremiti isterici di un tormento
che ci incatena
in questo crudele attimo
ed il cuore nei secondi
euforico palpita.
Stringimi forte
come se fosse per l'ultima volta,
...e fammi respirare
la tua anima che indossi
nella primavera della mia pelle
tessuta dalle tue docili dita,
carezza che coprirà
ogni istante
quando sarò lontana.
Non posso dirti,
addio
...piuttosto mentirò
a questo pallido gesto
impaziente ladro di parole,
...mai dette
che giacciono nel cuore
come irrisolti sentimenti
di un amore,
...solo sognato.
Non posso dirti
addio,
...il rumore del nostro treno
nei binari interiori
trema su note di una sinfonia
che sconvolge il sangue,
lo fa salire
a soffocare il fiato
nel suonare questo andare,
sospiro di un ricordo
appeso nel vento
che dovrò ascoltare
nell'autunno lacrimante di te,
...nell'animo.
Non posso dirti addio,
la prossima fermata
è la stazione
di quel sognato amore,
...sali.
poesia-NON POSSO DIRTI ADDIO
di ELENA LEICA
Una sinfonia, un sogno morbido...
RispondiEliminaPULVISCOLO
RispondiÈ un livido sarcofago di spazio
assopito nella bruma che lo cinge
che di fronte ai tuoi occhi s’appalesa
-nebulosi per sonno o per accidia-
e nel grembo lucente di pupille
si rifugia, galleggia per inerzia.
Per istinto, t’abbandoni al puro sguardo
e sul far della sera ti rifletti
nello specchio di ombre che divora
ogni cenno di luce
ed incrina il fervore delle vie
seminate di vite a consumare.
Poi approdi nei paraggi
di un’ignota malinconia ,
ti copre il capo un’aria appesantita ,
s’incastra in te l’eterna debolezza
di sentirti più fragile del vetro,
acerba ancora a tratti , o già sfiorita
nell’attesa di dare luce a giorni
che siano meno ruvidi o gelati,
più tiepidi di mani a trattenere
pulviscolo di gioie senza pes
GENTE PER BENE
Rispondi“Io non capisco!”
Ma vuoi davvero capire?
Guarda il tuo specchio e vedi.
Vedi lo sconosciuto che rifletti,
vedi chi non sei, chi non senti!
“Sono una persona per bene!”
Ma il perbenismo non è virtù,
è cancro che ti consuma dentro.
Tu sei quello che non ti concedi
un capello o un sorriso,
fuoriposto, fuori luogo;
quello che stira anche il fazzoletto
e che mai una grinza si concede.
Tu sei quello dalle scarpe lucide
e il sopratacco sempre nuovo
perché mai oserebbe trascinare il piede,
neppure quando l’osso chiede.
Sei quello che conosce ogni posata,
che intinge appena il piatto di pietanza
e ad ognuna assegna il giusto vino.
Tu sei quello che al petto batte
mea culpa ogni domenica,
recitando a memoria i salmi.
Quello che s’addormenta ogni notte
col sapor del nulla sulla pelle
e si sveglia ogni mattino
maledicendo il mondo e il cielo.
Io?..Io non ho niente,
eppur sento d’avere tanto.
Io non son nessuno…
eppur so’ d’esser importante.
Io vivo con amore e in lui credo.
Io sorrido al mondo senza timore
e quel sorriso mi torna di rimando.
Io ho i pantaloni sporchi,
perché sulle scale
con la gente mi son seduto.
Ho la maglia raggrinzita,
perché con le stelle mi sono addormentato.
Io non mi copro di pellicce,
perché la mia moda è l’altrui rispetto…
io, forse, non ho neppure il fazzoletto.
Ora dimmi…volevi davvero capire?
Se davvero lo volevi…ora hai capito!
UNA ROSA ROSSA
RispondiSe un giorno il cuor tuo
del mio piu' si lietera'
allora
posami tra le pagine
del libro piu' consunto
che tra le mani stringesti
ogni sera dopo il vespro,
come una rosa rossa,
rossa d'ardore che l'anima
tua piu' non brama.
Ladro di Bambini
RispondiDescrivo con terrore Negli occhi miei
la tristezza di chi vittima
solo fu lasciato
a patir le pene
di un'infanzia rubata.
Mi ritrovo impotente
contro il ladro di bambini,
ma combatto
una guerra senza quartiere
contro chi vigliaccamente
impone il silenzio in nome di una fede
e di un Dio
che a volte non si vede,
se non all'ombra dei cipressi,
mentre cammina accanto a quel bambino
senza mai più gioia nel cuore.
Treviglio 19.06.2012
L'immagine che dal cuore addolorato nasce, è espressione di altissima sensibilità oltre che di non comune empatia e chiara denuncia dell'infamità e dell'ingiustizia.
RispondiEliminaè una denuncia chiara verso chi allontana gli uomini da Dio (sotto qualunque forma si trovi) commettendo atti infami verso anime innocenti, perchè le vittime è giusto ricordarlo sono i bambini non i pedofili, che sono tutto tranne che malati, sono solo e semplicemente criminali. una poesia triste e rabbiosa una poesia che chiede giustizia.
RispondiHo fame del tuo silenzio,
Rispondia morsi di poesia divoro le parole
scritte nei versi dell'animo.
Ho sete delle tue lacrime,
a sorsi degli sguardi nutro il pianto
appoggiandomi sul sentimento.
Ho i sintomi di nostalgia,
e cammino sulle orme dei tuoi passi
ad incontrare la voce del misterioso ricordo
senza risposte di un ritorno,
e quando ho esaurito le domande
attendo senza offendere il tempo,
un tuo gesto
per guarirmi dall'autunno.
poesia di Elena Leica
NOSTALGIA
Quando grandi parole sono opera di grandi emozioni
RispondiEliminaSilenzi del cuore
RispondiSono qui con te
a specchiarmi nei tuoi occhi anziani
tu vedi nei miei come eri ieri
io vedo nei tuoi come sarò domani.
Prendo le tue mani fragili
e i tuoi occhi sorridono
mi stringi poi nasce una carezza
mi abbracci senza perché,
senza parole
i tuoi occhi umidi parlano da soli,
non sono la tua famiglia
ma lo sarò per quel poco che posso.
Un momento speciale
per noi due qui in cucina
nel silenzio creato dal cuore.
2012©tutti i diritti riservati
Una lacrima, accarezza il cuore. L'emozione mi inonda. Bellissima.
RispondiEliminaIo
Rispondinotte d'amore
demone nella tua mente,
perversa con le mie voglie
tento la tua carne con la mia,
tento i tuoi pensieri
con i miei giochi,
la tua volontà
con la mia passione.
Non resistermi…
Scoprimi,
raggiungi con me l'oblio...
2012©tutti i diritti riservati
Il primo bacio
RispondiIl gusto del primo bacio:
sapore di nuvola
dorata dal sole
soffice zucchero filato
arricchito dal cuore,
si scioglie lentamente sulle labbra
riposa sulla lingua,
a occhi chiusi
non vorresti piu' mandarlo via
lo trattieni più che puoi
ma, inevitabilmente sparisce,
lasciandoti la voglia di riprovare
e allora ecco,
un altro bacio nasce
ma il sapore è diverso
cioccolato e peperoncino
si fa piu caldo
accende il desiderio
brucia la gola
scalda il corpo
diventa un fuoco
le labbra si fondono
i corpi si accendono
il bacio scende
a ricoprire la pelle
che ne chiede, ancora
mai sazia,
finchè le labbra si uniscono
un ultimo bacio
il più dolce
quello dell'amore…
2012©tutti i diritti riservati
Se sensi e sentimenti si uniscono, diventano le parole spalmate di Nene...
RispondiEliminaRISVEGLIO
RispondiAffioro
e nel chiarore dell'alba
ascolto
il quieto risveglio dei sensi.
Di lenzuola
sulla pelle il serico tepore
e nelle orecchie il fruscio,
lieve nelle nari l'odore
di un corpo accanto al mio.
In quest'attimo sereno
indugio
or che all'incoscienza
greve
sopraggiunge il giorno.
(Francesa Montomoli)
L'eco, come suono di sabbia fra le dita e vento sulla pelle...
RispondiEliminaEstate
RispondiChe silenzio in questo pomeriggio assolato
spicchio di campagna
al di la della città afosa;
solo voci di uccellini
canto allegro che accompagna lo scorrere del tempo,
mentre guardo le nuvole che si rincorrono
e il sole che si nasconde
tra i rami di alberi assonnati.
Foglie stanche
si dondolano pigre
nel vento caldo.
Rare macchine sfidano il calore.
... tutto tace
...tutto si ferma
tranne la vita...
2012©tutti i diritti riservati
Magnifica!
RispondiEliminaGocce di ricordi
RispondiCerchi la mia mano
la sfiori timidamente
mi guardi.
Che cosa vorresti dire
con quello sguardo stanco
un po’ sofferente?
La tua vita è stata lunga
ma quando inizi a raccontare ti trasformi,
torni la ragazzina di una volta
l'orologio torna indietro
nei tuoi ricordi sempre vivi.
E torni bimba con le treccine
il grembiulino a quadretti
mentre aiutavi la mamma in cucina,
senti il profumo della torta mi mele
fragrante di forno
con quel sapore che non ritroverai mai più.
Mi guardi ancora, sorridi, le parole non escono più,
la tua mano si posa sulla mia,
hai paura di annoiarmi con le tue storie
con i ricordi che rendi cosi reali
pieni di colori
ma che ai tuoi cari fanno alzare gli occhi al cielo
come a dire “ancora??"
Cara bimba malata di solitudine
e malinconie
parlami e regalami le tue perle di saggezza
le terrò nel cuore
mi parleranno negli anni
quando ne avrò bisogno...
2012©tutti i diritti riservati
…Se…
RispondiSe fossi stata
se sarò,
sono...
Quante domande mi pongo
e risposte zero
dubbi su dubbi:
avessi
avrò
ho...
Dal passato al futuro
in un presente
che è la somma di tutti quei verbi
io, sono,
io ho
e guardandomi allo specchio
alle mie spalle
tornano immagini volti scene
oramai perse negli angoli impolverati della mente
e una domanda:
"e se??"
Tanti se
troppi mah
e le rughe aumentano
nello specchio
sul mio volto.
E tra verbi e se e ma
viene fuori
IO.
Io nello specchio
quella che tante volte ha pianto
per una carezza
per un gesto un abbraccio
per un bacio voluto
mai dato
per tanti discorsi lasciati in sospeso
per non ferire gli altri.
Io, che ho cambiato tante volte il mio destino
che anche lassù ormai han rinunciato
a rimettermi sulla dritta via
io che lo sguardo troppe volte ho abbassato
in segno di resa
e ho imparato, dopo
che mai si deve fare...
E questa IO nonostante tutto
ora mi piace
perche' ha vissuto,
vive
vivrà!!
2012©tutti i diritti riservati
Donna io
Rispondiinnamorata dell'amore
spoglio il mio corpo
la mia mente,
libera da catene.
Amo senza limiti
senza pensieri
dando tutta me stessa.
Ascolto i miei sensi
esaudisco i miei desideri
vivo al massimo le mie emozioni
Donna io
nata dal mare
trasparente
come puro diamante,
spumeggiante come onda sulla sabbia,
accogliente come calda dimora.
Dolce io
da gustare lentamente,
sciogliendomi tra le labbra
di chi mi assapora.
Donna io
da amare
...completamente…
2012©tutti i diritti riservati
Mi piace…
RispondiMi piace spogliarmi
sotto il tuo sguardo
sentire i tuoi occhi
che accarezzano i miei seni
vedere la punta della tua lingua
leccare golosamente i miei capezzoli.
Mi piace sentire le tue mani
sui miei fianchi
scendere morbide
tra le mie gambe dischiuse
e dolcemente farsi strada
nel mio umido fiore.
Mi eccita la tua lingua
curiosa, che fruga
raccogliendo le mie gocce di rugiada
che penetra in fondo
per regalarmi un piacere infinito.
Amo sentirti dentro di me
per ricominciare insieme sul tuo scettro infuocato.
Reprimo le grida
stringendo le gambe ai tuoi fianchi
per poi aprirmi
fino a sentirmi in te, quasi.
La tua bocca
non mi lascia mai sazia
è dappertutto sulla mia pelle arsa dal calore del sesso,
mi rinfresca, mi calma
cerca la mia
unendo i respiri
e i battiti diventano una cosa sola
mentre il paradiso si avvicina...
2012©tutti i diritti riservati
…E tu?...
RispondiTra i ricordi, nel cuore
quella luna grande bianca,
un gabbiano solitario
su quella barchetta rovesciata in spiaggia,
la compagnia delle onde e delle stelle,
in silenzio,
ascoltavamo il canto del mare
abbracciati.
Un bacio, poi altri
baci infiniti al sapore di nutella
mangiata con le dita,
tra tante risate
ballando su note silenziose.
E quella notte di tarda estate,
è li
ogni volta che guardo il mare
e un gabbiano notturno
attraversa la luce argentea,
sento le tue braccia forti
che mi stringono
il tuo respiro caldo sul collo.
Mi stringo a me
due lacrime scendono
le parole escono da sole:
"tornerà l'estate...
... E tu?"...
2012©tutti i diritti riservati
Calore e fuoco
RispondiBacia queste labbra
con le tue
che bruciano di passione.
Toccami accendendo il mio corpo
come sabbia sotto il sole,
sfiorami come serpente
insinuandoti nei miei segreti.
Mani su me
pelle su pelle
calore e fuoco
che giocano,
infiammano
e poi placano
come oasi fresche.
Entra in me
come versi di poesia
come note di musica antica,
entrami nel cuore,
un sogno che finirà
lasciandomi dentro una piccola fiammella
2012©tutti i diritti riservati
MIO
RispondiDesidero le tue braccia
strette a me
scaldarmi col tuo calore
di nuovo,
sentire il tuo corpo
che trema vicino al mio.
Tornare indietro
per baciarti
carezzando il tuo viso dolce
mentre mi sussurri dolcemente
"sei mia".
Attimi volati troppo presto,
ma ti sento in me
prepotentemente mio
qualsiasi cosa è accaduta tra noi
non ha rotto l'amore immenso.
Ti ritroverò
in un’altra vita
in un altro mondo
e sarai di nuovo mio...
2012©tutti i diritti riservati
Tu ed io
RispondiGiorno tu
notte io
tu chiaro e caldo
come l'estate
io scura e magica
come sabbia e mare sotto la luna.
Luna e sole
che per un infinito istante
s'incontrano
luce e buio
amore impossibile
ma eterno
fatto di sguardi
e baci di stelle e nuvole.
Pochi attimi
per un amplesso fugace,
tuffandoci nelle onde del mare...
2012©tutti i diritti riservati
Tra ricordi e realtà
RispondiEccoci riunite per la cena
io e le mie quattro bimbe quasi centenarie,
come ai tempi loro, senza televisione
guardandoci negli occhi
parlando di tutto e di niente
in un silenzio in cui senti quasi chiacchierare il piatto,
parole e risate che nascono all'improvviso.
E da un gesto,
iniziano i ricordi, le storie
ognuna ha qualcosa da dire
da aggiungere
ai racconti di una vita:
com'era la moda negli anni "anta"
il giorno del matrimonio,
la nascita dei figli,
momenti di gioia
che lasciano lo spazio
ai momenti brutti dei giorni di guerra.
Prendono vita quei ricordi
quattro storie diverse
ma cosi uguali
ricchi di particolari
che nei libri di storia non sono scritti
ma che nelle memorie rimangono impressi,
marchiati a fuoco.
E cosi scopro che si beveva il caffè di grano abbrustolito,
di fave, di ghiande,
che si faceva il pane di riso,
che ci si scambiava le razioni
per avere un po’ di tutto da mangiare.
E quando le sirene suonavano all'improvviso,
tutti lasciavano tutto,
correndo nei rifugi,
si pregava insieme per arrivare al giorno dopo,
la gente si aiutava senza chiedere niente in cambio.
Vivo l'arrivo degli alleati
li sento quasi,
come sento il sapore della cioccolata
che regalavano ai poveri italiani,
vivo nelle loro parole
la gioia della libertà
della vita che lenta torna normale.
Senza accorgercene ormai è gia buio
dispiace quasi alzarsi da questa tavola
ricca di emozioni forti
di lezioni di vita per me
e vado a letto con quelle immagini davanti agli occhi,
il mio rispetto per quelle donne aumenta
loro si che sono Grandi...
2012©tutti i diritti riservati
Fiore di miele
RispondiIl suo viso scivola
tra le gambe dischiuse,
cerca il bocciolo del piacere
con le labbra bacia
la pelle morbida
la lingua si fa largo
raccoglie gocce di miele
profumato di bosco,
trova il timido fiore nascosto
lo sfiora leggero
poi ci gioca
lo eccita...
Le mani carezzano la schiena
arriva ai seni
raccogliendoli tra le dita.
Il respiro si fa piu veloce
mentre la lingua esplora
la calda intimità.
E continua, incalza
i fianchi di lei si alzano
offrendosi ancor di più
infine il grido liberatorio
dell'orgasmo atteso,
appagata si arrende
all'amante.
2012©tutti i diritti riservati
La poesia erotica, stesa sui fogli come pelle sulla pelle di amanti consapevoli, è delizia e sorriso del cuore.
RispondiEliminaBere la vita
RispondiFresca goccia di rugiada
la mia mano
scivolo dal tuo viso
carezzandoti gli occhi,
mi soffermo sulle labbra
giusto un istante per un fremito.
Sul tuo torace disegno linee
con le unghie graffiando leggera
scendo oltre
tra le tue gambe possenti
trovo il mio guerriero
pronto per la battaglia.
Tra le labbra lo sento,
caldo,
pelle di velluto
mi eccita
con la lingua ti percorro
ti gusto...
Guardo i tuoi occhi chiusi
il tuo viso perso nel piacere che ti dono
il tuo corpo proteso
per darmi di più
i tuoi fianchi che danzano
tra le mie mani...
Vorrei tenerti per sempre cosi
ti bevo come nettare degli dei
saziandomi della tua vita.
2012©tutti i diritti riservati
Scrivimi sulla pelle
RispondiUna pagina del tuo libro
la mia pelle
scrivi con le labbra,
con le dita
disegna i tuoi pensieri.
Leggimi con i tuoi occhi
interpretando i silenzi dei miei sospiri,
non mettere la parola fine
tra i nostri corpi
che si fondono
in amplessi selvaggi,
appagami con il tuo piacere,
accendimi di passione
coinvolgi i miei sensi
e da una pagina
nascerà il libro del desiderio.
2012©tutti i diritti riservati
Luce e Bambolina
Rispondi"Sei la mia Luce"
disse Bambolina
guardando l’astro nel cielo.
"Mi rifletto nei tuoi occhi"
rispose Luce a Bambolina
baciandola sulle labbra
prendendole il cuore...
2012©tutti i diritti riservati
A Luce e Bambolina di ♥
Rosso & Nero
RispondiRosso il mio cuore
vive di passione,
neri i tuoi occhi
aperti su me.
Rosse le mie labbra
pronte ad assaggiare la tua pelle,
nere le mie ombre
sulla pelle seminuda.
Rosso il mio vestito
per provocarti
salendo sulle gambe
e più su,
nere le mie calze
che finiscono dove inizia il peccato.
Rossa la mia voglia
ormai bollente,
nero il buio
del piacere imminente,
per il desiderio di giochi indecenti ,
per chi non osa.
Nel rosso
nel nero
s’intrecciano i corpi,
si fondono grida e respiri
sulla pelle nuda
umida di sesso
odorosa d'amore…
2012©tutti i diritti riservati
ORA DI PUNTA
RispondiSono la mappa dell'ipocondria incisa nel nulla di quel clangore avvolto e dolorante degli stuoli di cormorani assenti. E c'erano stazioni e volti, ripresi per un attimo d'occhi incrostati nella derisione del concepirsi, l'arrivo del tuono obbligato, tentavo di frazionarne l'effetto. E poi si ritenne che l'acqua divenisse balenio tra i fasci potenti e le stuoie all'inferiore dei piedi. Obbligavo mete d'occhi irretiti nell'accezione di una misura ch'è forse per sua naturale, funesta connivenza, l'etereo passaggio a clima massimo. Ho avuto parole di legioni, catarsi a frugarsi nel sonno, significazioni dell'immemore fango e letargie di bipedi in reset. Saprai di un fulmine che colpisce la cresta dell'acero, e sono stigmatizzate, nell'ora di punta, le premonizioni, lo iodio, poi maree e spostamento liquido, oscuramenti del tema lambente che fosti.
Marco Nuzzo
Essere
RispondiCi sei
ci sarai
ci sei stato
non ci sei più...
Io ci sono
e ci sarò
nel tuo non esserci...
2012©tutti i diritti riservati
Cammino
RispondiCammino
tra le pagine di un libro
la mia vita,
un aquilone.
Cerco di dirigerla
tirando quel filo sottile
ma il vento del destino
è piu forte
spezza il mio fragile filo:
la mia vita vola al di la di queste pagine…
2012©tutti i diritti riservati
Canto d’amore
RispondiAvvolta da te
fusa nel tuo corpo,
fremo nella tua passione
eccitando il tuo folle desiderio
prendimi la carne sfiorando la pelle
penetrami nel cuore
entrando nei miei pensieri vogliosi.
Gioca, saziandomi
spossami,
ma fammi rinascere
in note sensuali del tuo canto d'amore.
2012©tutti i diritti riservati
Fagotto Alla Tua Nudità
RispondiAvvolgo il mio petto nel delirio dei tuoi seni
dove levitano i tuoi capezzoli pieni di fuoco
rovesciando lussuria e sospiri,
penetro nel tuo ombelico il miele delle mie labbra
con la passione e l'armonia di un bacio etereo,
la fantasia delle mie mani
scuotono la geografia del tuo corpo nudo
che vibra sotto il viavai delle mie dita.
Brilli nelle insonnie della luna
inchiodandoti follemente nella mia pelle bruna e dolce,
vivo nella tua schiena
attiro ubriacandomi nella curvatura del suo ponte,
annido nel tuo collo melodico e sensuale
la mia bocca caramellata e desiderosa,
legati alla mia lingua e torna a nascere
pletorica e per sempre.
© Maurizio Trapasso - 29.07.2012
Miele Della Mia Poesia
RispondiMi accarezza il tuo silenzio inesauribile
- sinfonia della mia anima -
e mi trattengo nel colore della tua parola,
immutabile sostegno delle mie labbra,
che mi imprigiona il petto con toni oceanici,
forgiando il respiro puro della pelle dei miei versi
E mi piaci
Nell'implicita balbuzie delle tue dita,
quando il tuo audace pensiero,
mi cattura nel vulnerabile balcone del sogno
e ti vedo brillare nella notte del mio corpo
Quando la barca del mio silenzio
cerca il tuo faro per calmare la premura di rapinare il tuo bordo
Quando tra mormorii sottomarini
gemi il mio nome
e chiedo la pazzia di stare con te,
sommergendo la mia luna, in attesa della tua passione
Mi piaci
E mi do al tuo diletto,
perché il tuo abisso mi soffoca di vita
- miele della mia poesia -
liquore che mi ubriaca la fronte
e mi porta a spasso per un eterno sogno d'amore
© Maurizio Trapasso - 16.07.2012
Quando le emozioni diventano corpi e le vibrazioni estasi.
RispondiEliminaTreno di notte
RispondiNel silenzio della notte
corro verso l’ignoto,
lasciando alle mie spalle
un arido tramonto.
La mia strada è obbligata
da due rette parallele,
una strada che porta
alla destinazione e al destino
scelto da altri.
Corro, corro veloce sbuffando,
porto idee e speranze
verso un destino da compiere,
corro lontano da chi vigliaccamente
cerca di stuprare la mia vita.
....era il 2 agosto 1980
Il Sole Nel Cielo
RispondiVoglio che mi dica quello che senti
senza che importi nient'altro in questo mondo,
che le tue labbra sillabino il mio nome,
che la tua respirazione si agiti nel mio udito.
Voglio sentire il tuo cuore vicino al mio,
perché ho paura
che quello che percepisco sia solo un sogno,
o magari, sia un crudele miraggio.
Inchiodami giusto una freccia
al centro del petto,
e dopo prendimi nelle tue braccia,
quando mi prostri davanti al tuo suolo.
Portami con te ai bordi del desiderio
ed albeggia nel mio corpo.
Entra come il sole lo fa nel cielo
e dopo ritirati ma non andare via lontano.
© Maurizio Trapasso - 04.08.2012
Tocco di petali
Rispondile tue labbra su me,
pelle chiama pelle
ti accolgo
in un intreccio di passione,
unione di gocce
umide di sesso..
Tu su me in me.
Io calda di te.
vogliosa di te,
intrisa del tuo odore,
so di te...
2012©tutti i diritti riservati
Nell'eterno flusso e riflusso della passione.
RispondiEliminaSonno
RispondiIn questa notte calda
tra stelle e luna
vorrei dormire.
Dormire per non pensare a te
dormire per dimenticare tutto
oblio del sonno
per sognare un mondo che non c'è,
inventarmi un amore
una vita...
Dormire tra pensieri che volano
ali leggere distaccate da farfalle,
dormire nel caldo avvolgente
come abbraccio materno,
un filo di vento
canzone silenziosa che si poggia sul cuore...
2012©tutti i diritti riservati
Muri di tristezza
RispondiE' notte fonda
insonne per malinconia,
angoscia vagante
tra canzoni melodiche e ricordi,
due lacrime scivolano sul viso.
Abbraccio questo cuscino
accoccolandomi in un angolo
del divano.
Ho bisogno di calore,
di un abbraccio che calmi i miei singhiozzi
di una carezza che faccia nascere un sorriso.
Non c'è luna stanotte,
si è nascosta dietro un muro di nuvole,
come il mio cuore,
nascosto da un muro di tristezza...
2012©tutti i diritti riservati
Il Tuo Corpo Giace Nudo Sul Mio Poema
RispondiIl tuo corpo giace
nudo sul mio poema
dando la sensazione
di volere sedurrlo
col tuo subliminale corpo
discreto ed occulto
nel languido schizzo
del mio bozzetto poetico.
I tuoi occhi guardano fissamente
le mie facili parole
come aspettando il momento
per attirarli e portarli
vicino alla tua soave bocca per baciarli
sempre con quella seduzione
presente e squisita
che precisa per tutta la tua pelle
e che bene adorna le mie lettere perse
sul colle delle tue anche
tanto belle e tornite
quanto grandi le onde del mare.
Coi tuoi seni dolci
che si riposano
sui paragrafi del mio poema,
cominciando l'idillio del tuo capezzolo
ed il mio sonetto
e tuo tenero e seducente,
frisate il tuo fiore al mio silenzioso verso
coi tuoi deliziosi petali
disegni uno spazio nell'universo
dove il pianeta Venere è la cima
a trovarti perfetta
attirando l'emisfero
dei miei chiari desideri
di poeta del tempo e dello spazio
dove il tuo ventre è il gentile padrone
che mi sottomette e mi trasforma
le speranze in un sogno irraggiungibile
e profondo dell'amore
verso la tua voce argentina e melodiosa,
come quello sassofono melodico
che mi domina
che provoca premura,
sensazioni e desideri di un bacio
verso il tuo profumato collo,
tanto squisito come il tuo grembo
dove culli il mio verso
ed il mio poema,
innamorato di te
e del tuo silenzioso corpo.
© Maurizio Trapasso - 18.08.2012
Poesia di sere di vita
RispondiPoesia di una sera
passata a guardare un cielo
puntinato di stelle
corona elegante
alla luna che illumina
i cuori innamorati...
Poesia di un tempo che passa
lentamente,
sempre uguale,
vissuto nei sogni
che la notte rende audaci,
reali...
E questa finestra
illuminata solo dai miei pensieri,
si apre a discorsi tra me e il mio cuore,
poesie nate da perché
di risposte mai date.
Il sonno si perde nelle parole
nelle onde del mare,
sulle impronte sulla sabbia cancellate da vento,
come la mia vita
lasciata alle spalle.
Occhi che bruciano
per guardare il sole che nasce
e l'ennesima domanda
"quando la mia vita cambierà'?"
2012©tutti i diritti riservati
Oltre Questi Versi
RispondiProfilo un secondo senza toccare il tempo,
assopendo questa giustizia di raggiungerti in silenzio,
questa pausa profonda che dichiara un ti amo
quella guardata tua, il mio sentiero
Si impenna questa foglia nel vento
con tre puntini nel suo corpo,
affinché legga dalla mia bocca
quello sospiro che si nomina in gran segreto,
sofisticata unione che decreta l'accesso
alla soglia del tuo spazio
Percorro le praterie azzurre delle tue mani
mentre sommergo il mio alito,
vetro di smeraldi
germinando rime di sole nella tua finestra
Il tuo eco vicino
mi assorbe nella sfida di intagliare alabastri
nel tremore della tua carne,
armonica passione superandoti il sangue
Tessuti di sogno ricamati di chiavi,
commesso chiaro della mia anima per amarti
Oscillo la sostanza di oro
nel crogiolo che ti abita la lingua,
sono risplendente scivolando i miei pendii,
circuito in bemolle intonando l'alba nelle mie vene
Il mare si dichiara nei miei occhi,
le sue onde scivolano per le mie dita,
i sospiri inghiottono la schiuma delle mie labbra
e ti bacio per caso oltre questi versi
© Maurizio Trapasso - 19.08.2012
Dorme il mondo
RispondiNinna nanna di stelle lucenti.
dorme il bimbo in braccio alla mamma
dorme l'innamorata sognando l'amore
dorme la foglia sul ramo dondolando nel vento,
dorme la luna cullata dal mare...
Dorme la vita battendo nei cuori,
svegli i sogni dei desideri
reali irreali chissa’.
non importa,
dormi mondo coperto dal cielo
dormi sereno, nasce un sorriso
ninna nanna ninna oh...
2012©tutti i diritti riservati
Fame
RispondiFame infinita
del tuo corpo,
desiderio
di dissetarmi di te,
acqua di vita
entrami nel sangue
sazia i miei sensi
placa questa voglia.
La notte è calda
lenzuola che sanno di noi
sulle labbra sapore di te.
Ho fame ancora...
Mai stanca di accoglierti,
di regalarti notti di desideri
mi sfamerò
fino a stancarmi
e addormentandomi sul tuo petto
l'ultima immagine nei miei occhi,
sarà quella del tuo viso...
2012©tutti i diritti riservati
Solo amore
RispondiTra stelle e mare
tra luna e nuvole
si chiudono gli occhi
il sogno inizia...
Ascolto la voce del vento
mi parla di te
tu nel mio cuore
tu nella mia mente.
T’inseguo tra le ombre
ma scivoli via,
guardo intorno
non ci sei
ti ritrovo,
ti sento.
Sentirti, averti,
sei tutto per me,
dove finisce la luna
inizi tu tra le stelle lucenti,
ti respiro
aria d'amore sei..
Sentirti mio
in un sospiro
nella magia della notte,
accoglierti piano
in me.
E tu ritorni
raccontando di cieli di sabbia e mare,
accarezzandomi.
Come luce
mi rischiari…
Non lasciarmi
voglio solo amore...
2012©tutti i diritti riservati
Pelle di seta
RispondiCome seta
la mia pelle
scivola su te,
sensuali brividi
nei tuoi occhi appena dischiusi.
Carezze sempre piu intense,
la lingua scorre
raccogliendo gocce di noi,
le tue mani morbide
prima dolci
poi sempre più padrone di me.
Calore
nei nostri corpi uniti
abbandonati,
senza riserve.
Tra i raggi del sole
fare l'amore,
scoprirci,
respirandoci...
2012©tutti i diritti riservati
Sete Di Vita
RispondiIn estasi i tuoi trifogli, le tue tuberose e gelsomini,
gli uccelli di aprile vanno al paradiso,
sono grilli quelli che pettinano violini con permesso,
si escludono per il viaggio le gemme e scarpini.
L'oscura chiarezza entra ai tuoi confini,
abbaglia nel tuo cotone l'oro del tuo ricciolo
che culla nelle sue tenerezze la notte con incantesimo,
si ascolta in dolce sogno cantare a serafino.
Assente nel concerto spingi il ciglio
ed occulti i turchesi festivi della tua aurora,
traversina collochi corona alla montagna.
Aperta la tua ciliegia si alza seduttrice
e calma la nostra sete di vita nella tua capanna.
Presenti e lontani in astro che si ignora.
© Maurizio Trapasso - 30.06.2012
ALI DI VENTO
RispondiAli di vento,
immense ali o minuscole foglie
che il piede calpesta
o la mano raccoglie,
minuscole foglie o immense ali
come un gioco silente
fra dei e mortali,
frusciare di foglie
in un fruscio d’ali.
(Francesca Montomoli)
Abbraccio d’amore
RispondiSi apre il mio corpo
per te
come un fiore meraviglioso
su un letto di petali stellati.
Mi arrendo a te
che rubi tempo alla vita
che parli di terre lontane
di sogni e fiabe
e una lacrima dai miei occhi,
scivola via
portandosi dentro quelle immagini.
Ti amo mio amore,
nostalgia di te
già ora che sei qui con me
come sabbia scivoli via
tra le mie dita inermi.
Ti guardo
in questi lunghi silenzi
vorrei che in un abbraccio
mi raccogliessi dentro il tuo cuore,
stilla di sangue vivo
per vivere in te
per sempre...
2012©tutti i diritti riservati
Bacio di Luna
RispondiDa quelle labbra
vorrei baci
e parole d’amore.
Un bacio dolce
sapore di luna
avvolgimi nei tuoi sensi.
Tu mi riempi il cuore
con sguardi che parlano,
con una carezza
mi tieni in una mano,
portala al cuore
sentirlo battere
è vita per me.
E mi trasformerò in luce e aria
solo per entrare nei tuoi occhi
per vedere ciò che vivi
per respirarmi
ed essere parte di te
... sempre...
2012©tutti i diritti riservati
Pensiero di te
RispondiPensiero insistente
presente
prepotente...
La tua voce
cosi calda
entra in me
socchiudo gli occhi
tu in me
le parole diventano carezze
e poi baci
ed emozioni
sensazioni
brividi...
Col viso arrossato
dal tuo calore,
respiro il tuo respiro
labbra leggere
sfiorano la pelle
ma è solo un attimo
un pensiero
un desiderio
... di te...
2012©tutti i diritti riservati
Un'Alchimia
RispondiUn'alchimia
la leggenda dei tuoi baci.
Ed un cielo che eccelle
in lenzuola nauseate
per sequestro di un'ambra
che indurisce il tiepido
e dritto ardore per i ricordi.
Una cattedrale
le tue dita
ed il muschio nell'equazione delle tue carezze
della quale solo tu ed io
sapevamo la formula.
Si sciolse
fino al centro del sapore
e come foglie di bandoneon
si disidratano in te,
come genuino proprietario
del mio niente
© Maurizio Trapasso - 03.09.2012
Amore …
RispondiCos’è l'amore?
E' respirare insieme la vita
un canto di cuori che battono cercandosi alla luce della luna,
che illumina le anime innamorate.
Amore
quante frasi
quante poesie e canzoni
vissute intensamente
lacrime e sorrisi
e baci splendidi nel sole
volando sulle nuvole
giorni che passano
senza accorgersene
ricordi su ricordi
destinati a far nascere gioia
o pianto...
Amore
solitudine e malinconia
abbracciati a un cuscino
gli ultimi odori sulla stoffa
un tiepido calore
tutto riporta a te
e dire "mi manchi "
o "dove sei"
fa male all'anima
in questa notte che non finisce più...
2012©tutti i diritti riservati
Ti amo così…
RispondiHo cercato il tuo ricordo
tra le onde del mare,
riflesso nella luna il tuo viso,
allungo la mano
una carezza sull'acqua,
un bacio nel vento.
Accoccolata sulla sabbia,
il tuo calore,
ti sento vicino,
parole mute parlano al cuore.
Una lacrima,
il cuore si stringe,
ti amo cosi tanto
che l'immenso è niente...
2012©tutti i diritti riservati
Voglia d’amore
RispondiVoglia delle tue labbra sulle mie
mentre calde carezze
sul collo risvegliano i sensi.
Scendono quelle labbra
ad assaggiare i seni
giochi di lingua
brividi intensi
le mani scoprono
avidamente
l'oasi del piacere
bagnata di gocce di rugiada,
fremente nell'attesa .
Sospiri che invitano,
occhi socchiusi
le labbra che chiamano il tuo nome
il corpo, inarcato
si apre al tuo amore.
2012©tutti i diritti riservati
Mi sei entrato nel cuore
RispondiTu sogno
hai fatto nascere in me un dolce pensiero
giorno dopo giorno
attimo dopo attimo
sempre presente
con la tua dolcezza
hai demolito il muro
che chiudeva il mio cuore
hai raccolto fiori
affinchè i petali tolti uno a uno,
rispondessero ti amo,
hai scritto poesie
su nuvole leggere
indirizzate ai miei sensi.
Con raggi di sole hai tessuto una coperta
per sciogliere il mio ghiaccio
e fare luce nei momenti bui,
con la luna hai creato momenti magici
raccogliendo stelle per farne gioielli.
I tuoi pensieri sono diventati i miei
le tue risate sono le mie,
i nostri sogni iniziano qui.
Hai preso la mia mano,
ora stringila e non lasciarla più…
2012©tutti i diritti riservati
Musica d’amore
RispondiAmore
sei la luce che illumina il mondo,
sei la mia gioia, il mio dolore,
sempre vicino anche se lontani,
come nessun'altro sempre nei miei pensieri.
Rallegri le mie giornate
dai un significato alla mia vita,
mai ho amato così intensamente,
nei sogni eri li,
chiamavo il tuo nome
speravo di trovarti vicino al mio risveglio.
Tu
il tuo sorriso, la tua voce
melodia che ferma l'istante
magia che accende i miei sensi,
passione pura di un’unione,
i nostri corpi diventano uno solo,
ti respiro ti vivo.
Quest’amore diventa una musica,
i baci e le carezze diventano parole
di un canto d’amore.
Lacrime sgorgano
per l'immensa felicità,
è come poesia
scritta per noi
senza la parola fine.
2012©tutti i diritti riservati
Notte di fiaba
RispondiTi ho sognato
nel silenzio di una notte stellata
un abbraccio che mi avvolge,
tu mi vuoi
lo sento..
Aliti di vento mi sussurrano
"Sei mia"
mentre le tue carezze
vanno oltre l'amore
in questa lunga notte
Baciami
lasciandomi sospesa
tra sogno e realtà
notte d'amore con te
mio principe
una fiaba sarà...
2012©tutti i diritti riservati
Lotta d’amore
RispondiDormo…
il tuo tocco mi sveglia
piacevole il respiro sul collo
hai voglia di me,
carezzi il mio corpo caldo
le mani si spingono oltre la pelle
mordicchi le spalle
la lingua sale sul collo,
le dita sui seni,
le mani li stringono teneramente
sento il tuo corpo piu vicino al mio,
la tua voglia ormai grande,
non resisti
mi stringi a te tremando
baciando il mio viso.
Mi prendi
ti accolgo in me,
lotta d'amore
che inizia,
sfinisce,
riprende tra gemiti e sospiri,
sguardi persi negli occhi
un bacio,
un ultimo bacio
il più bello,
il più dolce
che sa di noi
e abbracciati,
il sonno ci accoglie ...
2012©tutti i diritti riservati
Sei…
RispondiE' inutile provo a non pensarti
ma non è possibile
sei in tutto ciò che mi circonda
sei nel silenzio
o nelle parole che mi porta il vento,
sei nel profumo di un fiore
sei nell'acqua che mi disseta
sei tra le mie mani,
dolce sogno
circondato di stelle
sei nella luna
che timida si riflette
sul mare scuro.
Sei...
Sei nel mio cuore che batte già.
Sei
il prossimo nuovo amore…
2012©tutti i diritti riservati
Battiti d’amore
RispondiTi respiro
in ogni battito d'amore
ti sento
tenero bacio
sulle mie labbra socchiuse.
Sono tua
tra segreto e sogno,
sei mio
battito d'ali
portato dal vento.
Sussurri poesie
e il mio cuore si apre
mentre lacrime d'amore
scivolano tra le nostre dita..
2012©tutti i diritti riservati
In questa notte
RispondiCuore mio
in questa lunga notte
non ti starò accanto
potrò solo sognarti,
pensarti
finche mi sembrerà di averti vicino,
stretto a me
sentire il tuo capo sul mio seno,
il tuo respirare lentamente,
carezzare il tuo viso
sorridente nel sonno.
Dolce cuore
mi manchi
ogni minuto è eterno senza di te,
guardo la luna coperta da un velo,
nel cielo senza stelle
anche lei malinconica,
chissà se anche tu guardi il cielo stanotte,
forse stai abbracciando il cuscino che sa di me,
mi stai sognando.
Chiudo gli occhi
cuore mio,
questa lunga notte
lentamente finisce
la luce scaccia il buio
e un sorriso nasce come il sole.
Tra poco sarò da te
e la notte si allontanerà...
2012©tutti i diritti riservati
L'inafferrabile sogno.
RispondiNon ti vidi mai una sola volta,
ma infinite volte ti sognai laggiù...
tra i templi epocali d'Egitto,
tra i giochi dell'antica Grecia,
tra i giardini della Babilonia,
tra le Dantesche immagini del Paradiso.
Non voglio saper quanti anni hai...
nè quel che fai.
Tuttavia, in una notte di armonia,
è sorta l'inafferrabile idea...
accostare la luna e farla mia.
Prigioniero di un luccichio nel buio,
come un falco al di sotto dell'immenso cielo,
ascolto i segreti del vento e dimoro...
sui ricami di un mantello scuro e il miele di un cuscino.
Oh, se in questo mondo fantastico,
in codesto tempo sognato...
ci fossi anche tu.
Sarei pronto a vivere da birbante ...
nel tuo esser monella di luna.
giocare con te nel mistero dell'antichità...
miscelando gli odori e i colori della notte.
Antonio Fatiga. Diritti riservati.
Non amerò più
RispondiNon amerò mai più così
con il cuore che batte forte se solo, ti penso
il viso che si colora di rosso se le tue dita mi sfiorano,
il corpo che freme se mi attiri a te.
Mai più amerò così
come se fosse la prima volta,
aspettando alla finestra il tuo arrivo,
prendendo in mano il telefono ogni istante,
con la nostalgia di te
appena varchi la mia porta per andar via.
Non amerò più così
ascoltando il cuore e non la mente,
dando vita ai miei sensi e all'emozioni
vivendo ogni istante,
vivendoti per il tempo che sarà...
2012©tutti i diritti riservati
Rugiada d’amore
RispondiDeliziose le mie labbra
sul tuo corpo maschio,
cercano la tua voglia
accogliendola nel mio calore.
Un gioco di poca eternità
con il tuo sguardo socchiuso
e tra le ciglia il piacere.
Freme il tuo corpo
tra le mie mani
la bocca esplora
ciò che la pelle offre ai sensi.
Come un fiore mi dischiudo su te
la mia rugiada respirerà la tua
unendosi per la vita...
2012©tutti i diritti riservati
…Osa…
RispondiLascia che le tue parole,
sussurrate
scivolino sul collo
trasformandosi in carezze
che accendono i sensi
Osa, sfiorandomi la pelle,
raccontarmi le tue voglie,
mentre i seni si offrono
alle tue labbra
e il corpo si inarca
chiedendoti amore.
Cerca tra i tuoi pensieri
il piu proibito,
raccontamelo
assaggiandomi.
Dissetati alla mia fonte di femmina,
mentre le mie mani
graffiano la tua pelle.
Entra in me
nel mio corpo
nel mio sangue,
perché nel mio cuore
sei già battito di vita.
2012©tutti i diritti riservati
Onda d’amore
RispondiOnda di notte
t'infrangi sulla spiaggia
ti ritiri dolcemente
per poi tornare ancora e ancora.
Tu l'onda che riempie d'emozioni,
brividi percorrono la pelle
ti ritrai lentamente
ma torni più forte di prima
spingendo fino in fondo
prendendomi
fino allo spasimo,
finchè la luna arrossendo
si tufferà in mare
lasciandomi al buio
tra le tue braccia.
Chiudo gli occhi
mentre lacrime d'amore
scivolano,
nei piccoli riflessi delle stelle
sulla tua pelle bagnata di me.
Noi
onda e spiaggia,
cercandoci finchè il mondo vivrà
perché questo è amore.
2012©tutti i diritti riservati
Tornerai
RispondiAspetto
una tua chiamata,
una tua parola.
Qui, racchiusa in me
abbracciandomi al posto tuo,
risento la tua voce
e il tuo viso appare sul vetro bagnato
da questa sottile pioggia autunnale,
un sorriso
che mi scalda,
che mi aiuta,
a passare questi giorni senza te.
Presto tornerai
e sarà piu bello
più dolce baciarti,
più emozionante
amarti...
2012©tutti i diritti riservati
Tu tra stella e stella
RispondiT'incontrai nel mio cuore
tra stella e stella
sognando un arcobaleno..
Dolci i tuoi occhi
riflessi nell'immenso
dolce, il tuo respiro
sul mio seno nudo.
Sapienti i tuoi giochi,
sfibranti i tuoi tocchi,
le tue carezze osano
intimi amplessi, preludi d'amore.
Ti ho cercato,
scivolando,
io lacrima tra le tue dita
solo per godere della tua pelle
asciugandomi al calore dell'amore
per essere una piccolissima parte di te.
Un respiro
un soffio di vita
questo il mio amore anela da te,
raccoglimi come fiore,
t'amo non t'amo
sfogliando i miei petali
capirai...
Nenè ♥
Tentazione
RispondiSulla pelle tua,
scivolando
come serpente
tenterò la tua carne;
come diavolo
ti trascinero’ nell’inferno dei sensi
per poi innalzarti fino al paradiso.
Godro', dei tuoi respiri affannati
asciugando il tuo sudore col mio corpo,
avvolgendoti in spire di dolce veleno
penetrandoti nell'anima.
Per l'eternità il mio nome
come sussurro tra le tue labbra vivrà,
dentro il tuo cuore
come vita batterà…
nenè ♥
Nel mio cuore
RispondiProva a entrare nel mio cuore
a respirare
a vivere i miei battiti,
vedere come accellera
quando il pensiero vola da te
e nella mia mente rivedo il tuo viso
sento i tuoi baci,
le tue carezze...
Lo vedresti mentre si stringe
per non piangere,
quando tu sei lontano
e la mia immaginazione
corre su altri binari,
sentiresti la gioia
nel godere del tuo corpo caldo
entrare in me
unirsi in attimi infiniti,
mentre il tuo nome
esce in un soffio
diventa bacio
sulle nostre labbra
che si cercano.
Prova a entrare in questo cuore
tanto piccolo,
ma immenso per accoglierti
con tutto l'amore che ho...
Nenè
Se è nel cuore che si edifica la grande casa, è lì che trova posto ogni soffio di vita.
RispondiEliminaNotte mia
RispondiMagica notte
illuminata dalla luna argentea,
notte dove i sogni diventano realtà
dove tutto è possibile...
Notte innamorata dell'amore,
i sospiri diventano stelle
il cuore risplende
sul mare scuro.
Noi
abbracciati sotto questo cielo infinito,
inseguendo la notte
come onde riflesse.
Tienimi stretta
la mia vita è la tua,
hai il mio cuore tra le dita,
fragile
come battito d’ali,
forte,
come il tuo abbraccio,
pulsante,
tra il pensiero e l’anima,
caldo
come il tuo corpo sul mio…
Nenè ♥