Opere agosto 2012

15.10.2012 22:56

mercoledì 29 agosto 2012

L’aratro del silenzio copyright by Lorenzo Curti

 

Solca le zolle della notte
Arida di stelle
Affresco senza colori.



Erose le residue energie
Disaggregati i pensieri
Vigilo sui contrafforti del buio
Dalla balaustra dei miei occhi annosi.

Accumulo sporadiche carezze
Da brezze inaspettate
Contemplo la fine d’un’altra estate
I fatui fervori arrugginiti
D’una stagione al tramonto.

Infinita marea il tempo
Secche paludi i giorni
Semi sparsi
Nei campi d’anima
 
 
 

ALI DI VENTO copyright by Francesca Montomoli

 

Ali di vento,
immense ali o minuscole foglie
che il piede calpesta
o la mano raccoglie,
minuscole foglie o immense ali
come un gioco silente
fra dei e mortali,
frusciare di foglie
in un fruscio d’ali.


(Francesca Montomoli)

 
 
 

lunedì 27 agosto 2012

Fabrizio ed.1985 copyright by Am Vezio

 

 
Dove sei, amico caro
col tuo affetto largo, baia dei miei dispiaceri
infinito azzurro, dei miei momenti di gloria.
Dove sei.
Mi vedo appoggiare l’anima a te
dentro il tuo sguardo, nella sua profondità
buttare le ansie e le paure
le angosce e le tensioni,
e guardare nei tuoi occhi la mia gioia
e sapere, amico caro
che mentre io vivo tu stai vivendo con me
Dove sei, amico caro
dove sono baia e infinito azzurro
dov’è lo sguardo, pozzo e specchio
dell’anima mia?
Dov’è il pane che si univa e si divideva
dov’è l’amicizia che ci affamava e saziava.
Dove sei, amico caro?
Nella baia ho buttato i dispiaceri
e dell’infinito azzurro è rimasta una scia
d’aeroplano
dove le mie grida di gioia diventano sussurro.
Niente canti e armonie nella volta celeste
niente onde impetuose e sabbia pungente
nella baia
Cosa è rimasto?
Dove sei amico mio, amico caro
nei tuoi occhi non c’è più uno specchio per me
e nemmeno una profondità dove annegare le ansie.
Tra di noi una fascia di deserto
che spegne il canto
a volte, il vento bisbiglia appena
la tua voce
ora allegra ora un singhiozzo
e se ti cerco con lo sguardo
il riverbero m’impedisce di vedere i tuoi occhi
Sei lontano
E tu per me
ed io per te
siamo sussurri nell’infinito azzurro
Siamo aride baie dove il mare stenta ad arrivare
niente cori e armonie nell’aria
le nostre note sono singhiozzi solitari.
 
 
 
 

Sete Di Vita di Maurizio Trapasso

 
In estasi i tuoi trifogli, le tue tuberose e gelsomini,
gli uccelli di aprile vanno al paradiso,
sono grilli quelli che pettinano violini con permesso,
si escludono per il viaggio le gemme e scarpini.


L'oscura chiarezza entra ai tuoi confini,
abbaglia nel tuo cotone l'oro del tuo ricciolo
che culla nelle sue tenerezze la notte con incantesimo,
si ascolta in dolce sogno cantare a serafino.


Assente nel concerto spingi il ciglio
ed occulti i turchesi festivi della tua aurora,
traversina collochi corona alla montagna.


Aperta la tua ciliegia si alza seduttrice
e calma la nostra sete di vita nella tua capanna.
Presenti e lontani in astro che si ignora.

© Maurizio Trapasso - 30.06.2012


 
 

Pelle di seta Nene dei sogni 2012©tutti i diritti riservati

 

 

Come seta
la mia pelle
scivola su te,

sensuali brividi
nei tuoi occhi appena dischiusi.
Carezze sempre piu intense,
la lingua scorre
raccogliendo gocce di noi,
le tue mani morbide
prima dolci
poi sempre più padrone di me.
Calore
nei nostri corpi uniti
abbandonati,
senza riserve.
Tra i raggi del sole
fare l'amore,
scoprirci,
respirandoci...

2012©tutti i diritti riservati


 
 

sabato 25 agosto 2012

Alla porta il vento copyright by Am Vezio

 

 
Un colpo alla porta
che si gonfia e batte,
con timore m’accosto
“chi c’è nella mia casa
che da una stanza all’altra
vuole andare”
Leggera sulle punte
dei piedi miei
mi sposto
e l’orecchio appoggio
sulla porta che respira
si muove e mi riporta
di una mano un colpo
L’apro,
lentamente scosto
la maniglia e l’anta
che la voce sua riporta
di legno colorata
Il vento,
il vento bussa alla mia porta.

 
 

venerdì 10 agosto 2012

Luna rossa (E' la notte delle stelle, mi fa piacere onorarne la "madre")

 
Ogni elemento
rispettoso ammutolisce,
le sue vesti
nascostamente sfiora
al suo passaggio
E’ profumo di ginestre fresche
e di giglio appen’aperto
l’alito di vento che l’avvolge
Ogni elemento tace
tutt’a un tratto è silenzio
Di cicale non v’è più
audace strepitare
né di grilli s’ode il cantare
Solo lucciole abbracciate
convoglian luce sul suo passo
E’ il silenzio della notte
che l’alone mistico accompagna
della luna rossa al suo apparire.